“Se non arriva un’offerta dalla Serie A mi ritiro”: ha deciso di farlo | Addio al calcio

Una vecchia conoscenza del calcio italiano aspetta la chiamata giusta. L’ultimo ballo primo di appendere le scarpette al chiodo.
Sembra di rivivere, con le dovute differenze, l’esperienza traumatica di Leonardo Bonucci della scorsa estate. L’ex capitano bianconero ha fatto di tutto per restare con la Signora, nonostante Max Allegri e Giuntoli avessero messo in chiaro, a loro dire, una situazione lampante per uno, ma non per l’altro.
Bonucci era stato messo davanti a un bivio: o si ritirava e magari si sarebbe prospettata – chissà – la possibilità di entrare in società, oppure era libero di cercarsi un’altra squadra a giugno. Una situazione, a quanto pare, che era chiara solo per la Juve.
Bonucci, infatti, non era affatto per la quale, altrimenti non avrebbe armato un polverone senza precedenti, con due pec inviate per essere reintegrato in rosa, frasi al veleno nell’attesa di una chiamata mai arrivata.
Così ci si è trascinati fino ad agosto inoltrato, sullo sfondo c’era la Lazio: una situazione che a conti fatti non convinceva pienamente né Maurizio Sarri e Lotito, né Leonardo Bonucci e il suo entourage. Alla fine il sì all’esperienza con l’Union Berlin, non un granché visto che il club tedesco, rivelazione una stagione fa, non ha vinto nemmeno una partita e sempre perso con Bonucci in campo.
Aspettando una chiamata a tre
La situazione di Romulo non è così estrema come quella dell’ex iconico Nazionale Azzurro, probabilmente all’ultima stagione di una carriera comunque memorabile, ma anche il brasiliano st aspettando una chiamata.
“Non ho ancora deciso se ritirarmi, ci sto pensando ma se dovesse arrivare una buona proposta, magari dalla Serie A, continuerò a giocare”. È stato proprio il tuttofare italo-brasiliano a rivelarlo, in una recente intervista a TuttoJuve.com. Da dove potrebbe arrivare la chiamata? Da tre città.

Comunque un futuro in Italia
Romulo sa già il suo futuro. Un futuro segnato visto che ha già conseguito il patentino da allenatore, sia in Brasile sia in Italia “Lo sto prendendo anche in Argentina con l’AFA – rivela – mi piacerebbe allenare nel Belpaese“.
A trentasei anni, però, il richiamo del campo è una voce che il carioca vuole ancora ascoltare, nonostante sia senza contratto. “Mi piacerebbe chiudere nell’Hellas Verona, il club in cui ho giocato di più, nella Lazio, che ho grande stima, o nella Fiorentina che è stata la mia prima squadra italiana. Sarebbe una gioia enorme“. Romulo chiama, bisognerà capire chi risponderà.