Scandalo Vialli, dopo la tragedia scoppia il terremoto: “150.000€ a personaggio” | Partono le denunce

Tra sfoghi social, querele e denunce, si è chiuso per il momento lo scandalo che ha visto infangato il nome del compianto Luca Vialli.
Davvero una triste pagina, a prescindere da quale siano state motivazioni e le verità, che stabilirà la giustizia italiana, visto che ci sono di mezzo querele e denunce.
Un fatto davvero spiacevole per non utilizzare altre parole, a nove mesi dalla scomparsa di Luca Vialli, scomparso lo scorso 6 gennaio al The Royal Marsden Hospital di Londra.
Un campione, certamente, stroncato da un maledetto tumore, ma soprattutto una persona osannata da tutti, che ha lasciato un ricordo tutt’ora indelebile in moltissimi italiani, addetti ai lavori ma anche tifosi e sportivi in generale.
Lo scandalo Vialli nasce sui social quando la nota giornalista Selvaggia Lucarelli apre di fatto il vaso di Pandora su un presunto evento benefico. Che di benefico non sembra aver nulla, con cache per prendere personaggi e in nome del compianto Vialli per dare ancora più clamore all’iniziativa.
Scandalo Vialli: “150.000€ a personaggio”. Ma la famiglia non sapeva nulla
“Mi imbatto in questo evento che si dichiara benefico (una partita di calcio a Reggio Calabria) e che utilizza il volto di Vialli. Patrocinio del comune di Reggio, sostegno dell’Arcidiocesi, organizzato da “La Nazionale Azzurri” di Alessandro Arena (un musicista) con la collaborazione di Nicola Elia Alvaro, agente sportivo“. Comincia così un post di Selvaggia Lucarelli su Facebook.
Insospettita da un dal progetto solidale al centro di The Legend Vialli e da quel coinvolgimento dell’associazione no profit Nazionale azzurri, Selvaggia Lucarelli rivela la sua personalissima indagine: partita dagli amici di Vialli, che non sapevano nulla, continuata con una velenosa telefonata con la moglie dell’organizzatore Alessandro Arena, dove scopre che “per ogni personaggio – scrive sempre Selvaggia Lucarelli – serve 150.000 euro per farlo venire”. Succede di tutto. Un vero terremoto.

Querele e denunce, lo scandalo Vialli si chiude così
La famiglia del compianto Vialli è costretta a uscire allo scoperto: “Visto il proliferare di raccolte fondi – recita la nota – la famiglia Viali non ha dato l’autorizzazione a utilizzare il nome di Gianluca a nessuno, ad eccezione di Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus“.
La storia però non finisce perché la Lucarelli posta le dichiarazioni dell’organizzatore Arena proprio durante la conferenza stampa. Altro polverone: gli stessi Pardo e Facchinetti, ritirano la loro partecipazione. Alla fine non c’è nessuna partita di beneficenza che si sarebbe dovuta giocare domenica 10 settembre, in memoria di Gianluca Vialli. Ad annunciarlo proprio l’organizzatore Arena, ai microfoni del Tgr. Caso chiuso, al netto di querele e denunce.