Scandalo scommesse: adesso è anche scandalo Corona | Di corsa in Procura
Il più grande accusatore dei giocatori-scommettitori, a sua volta indagato. Intanto nuovi nomi all’orizzonte.
Fagioli (già squalificato), Tonali e Zaniolo potrebbero non essere gli unici indagati dell’ennesimo scandalo che sta travolgendo il calcio. È quanto trapela dall’indagine della Procura di Torino, nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse illegali.
Sarebbe arrivata finalmente la busta con il misterioso file audio che conterrebbe nomi di calciatori riconducibile a Maurizio Petra, una presunta fonte di Fabrizio Corona. Lo rivela Gazzetta dello Sport, che cita fonti vicine all’indagine.
L’acquisizione sarebbe stata eseguita a La Spezia. Fino ad alcuni giorni fa, rivela sempre la Rosea, il materiale era stato custodito dall’avvocato Matteo Basso, al quale era stato consegnato dallo stesso Petra. Il legale però non ne ha mai esaminato il contenuto.
Fabrizio Corona, dunque, sempre sulla cresta dell’onda. Nel bene e nel male. I suoi siluri su DillingersNews hanno colpito e affondato Fagioli, Tonali e Zaniolo, tutti e tre iscritti nel registro degli indagati, ma sono stati sparati anche alcuni colpi a salve. O meglio, con effetto boomerang.
Corona, c’è chi dice no
Dopo i primi tre nomi fatti dall’ex re dei pararazzi, il quarto vien d sé, Nicola Zalewski. Ma il celebre proverbio cozza con la Procura e il nome dell’esterno della Roma non viene trovato nella lista degli indagati. Salgono i primi dubbi.
Dubbi che diventano certezze in occasione della puntata choc su Striscia la Notizia, in occasione della consegna del Tapiro d’Oro a Fabrizio Corona da parte di Valerio Staffelli. Vengono fatti altri tre nomi: Stephan El Shaarawy della Roma, Federico Gatti della Juventus e Nicolò Casale, difensore della Lazio.
Corona, effetto boomerang
“Un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata“. Elshaa parte subito al contrattacco e querela Fabrizio Corona. Stesso discorso per Casale. “Nicolò non ha mai scommesso su un evento sportivo – ha detto nei giorni scorsi l’avvocato Guido Furgiuele – ed è inaccettabile la gogna sulla base della parola di un delinquente conclamato“.
L’effetto boomerang è servito. L’iscrizione di Fabrizio Corona nel registro degli indagati è immediata dopo le querele: fascicoli coordinati dall’aggiunto Letizia Mannella e dal procuratore Marcello Viola. L’ex re dei paparazzi dovrà rispondere di diffamazione, mentre l’indagine della Procura prosegue. La forte sensazione è che questo polverone sia ben lontano dalla fine. Fagioli è stato squalificato. Tonali patteggerà, Zaniolo chissà. Se ha sbagliato è giusto che anche Corona paghi, come tutti gli altri giocatori-scommettitori.