Seconda ed ultima giornata di test collettivi a Jerez de la Frontera per i piloti della Superbike, con conferme ma anche qualche gradita sorpresa. Davanti a tutti troviamo sempre una Kawasaki, anche se stavolta è quella di Tom Sykes. Completando un totale di 72 giri, il 32enne britannico è stato l’unico a scendere al di sotto del muro dell’1:39, con un ottimo 1:38.889. Sykes ha fatto praticamente il vuoto, dato che il suo compagno di team, Jonathan Rea, ha beccato un divario di +0.581, pur girando di più (83 giri).
Arriviamo subito alle sorprese. Il 3° tempo è stato appannaggio di un ottimo Niccolò Canepa, tester della Yamaha. L’italiano ha condotto la sua YZF-R1 a +0.635, girando molto meglio dei due piloti titolari, come vedremo. Subito alle sue spalle ecco l’altra nota lieta di giornata, ovvero Leon Camier, su Honda (+0.719), piazzatosi davanti alla prima Ducati, quella di Marco Melandri (+0.885). A Borgo Panigale hanno palesato non poche difficoltà con le novità regolamentari, che prevedono un limitatore dei giri motore impostato sui 12.400 giri, tra gli 800 e i 900 in meno rispetto al 2017.
In 6° posizione abbiamo l’Aprilia di Eugene Laverty (+0.987), che precede la MV Agusta di Jordi Torres (+1.266) e le due Yamaha degli ufficiali Alex Lowes (+1.509) e Michael van der Mark (+1.643). Da applausi la prestazione di Leon Haslam, 10° (+1.687) in sella alla Kawasaki del BSB (British Superbike), senza aiuti elettronici. Subito fuori dalla top-10 abbiamo la Kawasaki dell’argentino Leandro Mercado (+1.750) e Loris Baz, in sella alla BMW (+1.818). Deludente Chaz Davies, appena 13° e staccatissimo in sella alla sua Ducati (+1.834).
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