Non è andata come nelle previsioni Gara-2 del GP di Thailandia per Chaz Davies. Il ducatista, partito dall’8° casella, dopo un buon inizio è caduto, scivolando in ultima posizione. Alla ripresa dopo la caduta di Savadori, Davies rimonta fino alla 6° posizione, limitando in qualche modo i danni, anche se Rea, a punteggio pieno, è già in fuga.
“In curva 3, Marco ha frenato molto più forte di quel che mi aspettassi” – dice Davies, spiegando la dinamica della sua caduta – “Non ho calcolato bene la traiettoria, finendo largo. Non trovandomi nel punto più pulito della pista, con il posteriore che lì tendeva a bloccarsi, non sono riuscito a controllare la moto e sono caduto“.
“La rimonta è stata difficile, anche perchè la mia moto non era perfetta” – continua il centauro inglese – “Avevo problemi con il comando del gas, a causa del fatto che, in seguito alla caduta, alcune componenti erano state sostituite. In rettilineo soffrivo, non riuscivo a spingere come desideravo. In più, come Melandri, ho sofferto per il surriscaldamento dei freni“.
Davies, comunque, non si fascia la testa prima del tempo e guarda al bicchiere mezzo pieno: “Dopo quanto accaduto, il 6° posto non è da buttare. Dispiace, è chiaro, visto che il podio era certamente alla portata. Ma abbiamo molti più punti rispetto al 2016 e il campionato è appena cominciato. Tutto può ancora succedere“.
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