Dopo i due rigori su tre sbagliati in Campionato Edin Dzeko si tira indietro: non sarà più lui a battere i tiri dagli 11 metri.
L’ultimo rigore sbagliato a Crotone sullo 0-0 è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Edin Dzeko si arrende dichiarando nel post-match dello Scida che in caso di assenza dal campo di Perotti e Totti (infallibili) non sarà più lui a calciare i tiri dal dischetto. Cambiano così le gerarchie in casa giallorossa con De Rossi e Strootman che entrano tra i rigoristi designati.
Un errore non certo grossolano come quello di tre settimane fa a Udine per il bomber di Sarajevo, ma comunque importante perché il match coi calabresi stava risultando essere più complicato del previsto. Dopo lo sbaglio dagli 11 metri il numero 9 giallorosso ha anche trovato il parziale riscatto siglando il gol del 2-0 romanista.
Ma il suo errore ha comunque lasciato l’amaro in bocca perché le reti in quella partita potevano essere due e consentirgli la vetta solitaria della classifica capocannonieri della Serie A. Un vero e proprio punto debole, quello dei calci di rigore, nella carriera del centravanti bosniaco: su 16 tiri sono stati ben 7 gli errori dagli 11 metri.
Dunque Totti, Perotti, De Rossi e Strootman: sarà questa la lista dei rigoristi in casa Roma, con buona pace di Dzeko e degli altri pretendenti alla classifica marcatori. Se però i tiri dal dischetto dovessero essere decisivi per la sua squadra ai fini di una qualificazione in Coppa Italia o in Europa League, allora il bomber bosniaco dovrebbe sperare che il proverbio “non c’è due senza tre” – ogni tanto – sbagli.
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