Roma-Fiorentina, gara valevole per la 31° giornata di Serie A.
Dopo il pareggio ottenuto in casa del Bologna la scorsa giornata, i giallorossi avevano bisogno di riscattarsi. Ci volevano i tre punti, di fronte ad una Fiorentina reduce da cinque vittorie consecutive, di cui l’ultima in casa dell’Udinese.
Uno 0-2 che non restituisce per nulla la partita vista in campo. Le statistiche alla fine sono impietose, ma esprimono più di cento parole l’andamento della sfida.
Per il match dell’olimpico, Di Francesco schiera i suoi con il solito 4-3-3. Bruno Peres e Juan Jesus sulle fasce per far riposare i due titolarissimi Florenzi e Kolarov in vista di Barcellona. Defrel al posto di Perotti, mentre Gonalons assume le redini del centrocampo, al posto di De Rossi e Pellegrini. Turn over mirato, con la volontà di avere una squadra competitiva, in grado di far male ad una buona, ma sicuramente inferiore Fiorentina.
19 tiri contro i 4 della squadra viola, in cui bisogna contare il palo e la traversa colti durante il match. Una sfortuna già visibile nella prima parte di gara, dove al primo affondo i viola vanno in vantaggio.
Saponara è bravo a raccogliere un pallone su calcio piazzato deviato di testa e a servire Benassi al centro dell’area. Il centrocampista ex granata è abile nel girare in porta un pallone recapitatogli al centro dell’area.
Il copione si mette da subito bene per i viola. La Roma costretta, da subito, a spingere con forza, a costruire sulle fasce, a far girare il pallone. I tiri in successione di Strootman, El Shaarawy e Bruno Peres provocano più di qualche brivido a Sportiello, ma quest’ultimo è letteralmente fortunato, in quanto Dzeko prende il palo esterno. Il portiere viola ha l’occasione successivamente di rifarsi, quando esce sullo stesso attaccante bosniaco in posizione defilata.
Il raddoppio avvenuto, nuovamente, grazie alle ripartenze. Questa volta è Simeone che riesce a beffare Manolas e Bruno Peres, bucando centralmente con una rapida accelerazione.
Roma-Fiorentina è stata una partita descritta sul piano delle occasioni mancate, dei punti persi, di un lento e graduale affievolimento degli entusiasmi. Anche dopo la sfortunata prestazione contro il Barcellona.
Una bella squadra in campo, cui l’unico difetto è stata la mancanza di precisione. Questa volta i fischi sono ingenerosi, perchè la partita è stata disputata con grande impegno. Due errori in difesa e due reti, ma non si può dire che non abbia messo in campo tutta se stessa.
Schick e Dzeko, alla fine, in campo, con i due terzini titolari Kolarov e Florenzi. Una squadra a trazione anteriore, Di Francesco ci ha provato in tutti i modi, ma non è voluta entrare quella palla.
Appuntamento al derby, con la speranza di vedere più capacità realizzative dei giocatori.
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