Peccato. La Roma aveva fatto illudere i propri tifosi (e tutti quelli che stavano guardando la partita) che sarebbe stata una serata di gloria. Il gol pazzesco divorato da Under e un secondo tempo inguardabile invece hanno aperto una ferita nel cuore giallorosso, che può comunque festeggiare il passaggio del girone con un turno d’anticipo.
Una magra consolazione per la Roma, che nel primo tempo ha messo in serie difficoltà i giocatori del Real Madrid. Pressing alto, compattezza, spirito di sacrificio. Una grande Roma che è riuscita a costruire 3-4 palle nitide da gol. Sul finire del primo tempo, l’episodio che avrebbe potuto cambiare la storia della partita.
Zaniolo si invola sulla fascia, crossa per l’accorrente Under che solo davanti a Courtois, con il portiere belga già a terra, spara alle stelle. Errore imperdonabile per il turco, che esce dal campo sconsolato e abbracciato da Florenzi.
La ripresa è un film dell’orrore. Dopo pochi minuti, Olsen svirgola un pallone, Fazio anziché intervenire per “scacciare” la minaccia compie uno sciagurato retropassaggio che si trasforma in assist per Bale. 1-0.
La partita della Roma finisce qui. I giallorossi staccano la spina e iniziano una partita scialba e deludente, mentre il Real Madrid acquista fiducia e impensierisce la difesa con veloci contropiedi. Poco dopo arriva anche il 2-0 che chiude definitivamente la partita. Una sconfitta che non pregiudica nulla in ottica qualificazione ma che deve far riflettere e non poco Di Francesco, perché i problemi di questa Roma sono più mentali che fisici.
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