La Juventus sfiora l’impresa, va avanti di tre gol al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid, ma naufraga negli ultimi secondi di gara di fronte ad un rigore difficile da digerire.
La partita perfetta, orchestrata meravigliosamente da Massimiliano Allegri in panchina e giocata in modo impeccabile dall’undici bianconero, si sgretola sul più bello come in un brutto incubo.
Segnare subito era l’unico modo per creare i presupposti per una storica rimonta, e la Juventus, con un ritrovato Mario Mandzukic, ci riesce brillantemente mettendo subito pressione agli avversari, con ancora negli occhi la straordinaria impresa romana di poche ore prima.
Come nelle favole più belle, prima della fine della ripresa arriva il raddoppio, sempre firmato da Mandzukic e, nel secondo tempo, il pasticcio di Navas che regala a Matuidi la possibilità di segnare la terza rete.
Ma il sogno è destinato a svanire come nel peggiore degli incubi di fronte ad un rigore dubbio, per la situazione dell’intera gara e per il momento critico, e per il protagonismo di un arbitro forse eccessivamente presuntuoso.
Se infatti il rigore avesse tutto i presupposti per poter essere concesso, è l’espulsione per proteste ad un campione assoluto come Buffon, nell’ultima partita di Champions League della sua carriera, ad essere semplicemente vergognosa, impedendo così l’ultimo scontro con un altro fenomeno, Cristiano Ronaldo.
La freddezza con cui il portoghese calcia il rigore, è tanto scontata, conoscendolo, quanto difficile, ed il sogno bianconero si spezza così, a pochi passi dall’impresa.
MIGLIORI
Mandzukic 8: aveva già fatto sognare per un tempo a Cardiff contro il Real Madrid e ieri, rientrante, ha acceso la speranza fin dai primi minuti di una straordinaria impresa. Segna, lotta, corre, forse il suo canto del cigno, forse no, certa è la sua encomiabile voglia di essere protagonista.
Matuidi, Chiellini e Douglas Costa 7: partita sontuosa del centrocampista francese a spasso per tutto il campo con gamba, grinta e cuore. Trova anche il gol, fortuito, che fa, per un attimo, sognare. Il difensore azzurro con l’aiuto di Benatia, perfetto anche lui fino al contatto finale, blocca con coraggio e precisione lo strapotere offensivo dei blancos riscattandosi da un’andata opaca. Il brasiliano, in difficoltà all’Allianz Stadium, semina il panico con i suoi strappi, le sue ripartenze e la sua velocità, trascinando la squadra in assenza di Dybala.
Ronaldo 7: la freddezza con cui decide la gara all’ultimo minuto non la impari nemmeno con tutto l’allenamento quotidiano del mondo, perché fenomeni lo si è dalla nascita e, come all’andata, c’è poco altro da aggiungere.
Khedira 6,5: molto più in forma in quest’ultimo periodo, già a Torino era stato tra i pochi a salvarsi, apre con un assist e prosegue con tanta qualità e quantità.
Vazquez 6,5: ha il merito di guadagnarsi il rigore decisivo e di cambiare un po’ volto alla squadra che nel secondo tempo si esprime meglio.
PEGGIORI
Alex Sandro 5,5: senza dubbio il più in affanno dei bianconeri, disattento anche sull’ultima letale azione.
Carvajal e Marcelo 5,5: a discapito della gara di andata, il Real soffre e crea meno sulle fasce, dove gli interpreti principali disputano una partita frenata ed insicura.
Vallejo, Casemiro e Navas 5: sostituire Ramos non è facile ed il giovane spagnolo non ci va neanche vicino. Casemiro esce dopo un solo tempo, opaco e distratto, mentre Navas pasticcia incredibilmente salvandosi solo grazie a Ronaldo e alla sua realizzazione dal dischetto.
Bale 4,5: chance da titolare buttata al vento, esce subito, dopo appena quarantacinque minuti.
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