Pioli non può crederci: maxi offerta dall’Arabia appena arrivata | Lacrime e sangue

Il tecnico rossonero rischia di perdere uno dei pilastri dello spogliatoio degli ultimi anni a mercato chiuso e senza la possibilità di sostituirlo.
Un calciomercato da protagonista che da molti è stato considerato il migliore della Serie A. I dubbi iniziali dovuti al licenziamento di un pezzo di storia rossonera come Paolo Maldini e alla cessione di Sandro Tonali, sono stati spazzati via dai tanti acquisti che hanno alzato il livello tecnico della squadra.
Il Milan è riuscito a migliorare centrocampo e gli esterni d’attacco e lo ha fatto con scelte precise, oculate e lungimiranti. Calciatori giovani in rampa di lancio o in cerca di riscatto dopo anni difficili che hanno già fatto vedere in queste prime giornate di campionato quanto può essere diverso il gioco e la pericolosità dei rossoneri in questa stagione.
Stefano Pioli è stato il coordinatore di questo mercato ed è riuscito ad ottenere quasi tutto quello che aveva chiesto dal duo Furlani-Moncada che ha sostituito in poco tempo quello ormai collaudato formato da Maldini e Massara che aveva riportato il Milan in Champions e a vincere lo Scudetto.
Il mercato rossonero non può essere considerato da 10 e lode proprio per la difficoltà di arrivare al decimo acquisto di questa sessione estiva, a quel vice Giroud che tanto serviva ai rossoneri. L’arenarsi dell’affare Taremi del Porto ha complicato i piani dei rossoneri che non sono riusciti a regalare all’allenatore la punta iraniana.
Milan, dubbi sulla difesa
Le amichevole estive, ma anche in parte le prime giornate di campionato hanno sollevato un dubbio sul Milan di questa stagione. Interrogativi che riguardano la difesa, o meglio la fase e la tenuta difensiva di una squadra che è per forza di cose votata all’attacco e ad un calcio propositivo.
Dubbi che riguardano anche gli uomini che compongono la prima linea. Tomori non sembra più essere quello che era quando è arrivato al Milan, Kalulu si è un po’ perso per strada, Pellegrino è ancora tutto da scoprire e Kjaer non garantisce più, sia a causa dell’età sia per i gravi infortuni che ha subito, quella sicurezza che garantiva fino ad un paio di stagioni fa.

Milan, minaccia araba per un calciatore
Il centrale danese rappresenta comunque un elemento importante per lo spogliatoio rossonero. Senza Ibra e Tonali, infatti, i rossoneri hanno bisogno di uomini di esperienza e di carisma e la leadership naturale di Simon è fondamentale per il gruppo di Pioli.
Ora, però, anche per Kjaer è arrivata la minaccia araba. Un club saudita, infatti, con il mercato arabo che chiude il 7 settembre si è fatto avanti per il centrale rossonero e vorrebbe acquistarlo dal Milan. L’addio del danese sarebbe un problema per Pioli anche per l’impossibilità di trovare un sostituto a mercato ormai chiuso.