Olimpiadi Pechino 2022: Arianna Fontana nella leggenda, è bis olimpico nei 500 metri short track
La valtellinese vince la finale davanti a Schulting e a Boutin ed entra nel cerchio ristretto del gotha olimpico invernale: due ori come Tomba, Zoeggeler, Belmondo e Compagnoni tra il 1992 e il 1994: è il primo oro della spedizione azzurra.
Invincibile, magica, straordinaria: non basterebbero gli aggettivi per definire Arianna Fontana e la sua finale dei 500 metri dello short track, che l’ha portata a vincere il suo secondo oro consecutivo nella specialità.
Un unico aggettivo, che potrebbe definirla, è leggendaria. Perché, con la prova di oggi, la trentunenne valtellinese è entrata di diritto nella leggenda dello sport olimpico invernale azzurro, fatto di campioni che hanno vinto due ori olimpici (a prescindere dalla disciplina), in due edizioni consecutive. Si pensi, ad esempio, ad Alberto Tomba, che oltre all’oro in slalom gigante, vinse anche quello in slalom speciale a Calgary 1988, per poi confermarlo ad Albertville, nel 1992.
Oppure Armin Zoeggeler, il campionissimo dello slittino azzurro, capace di vincere due ori olimpici consecutivi tra Salt Lake City 2002 e Torino 2006. E proprio a Salt Lake City, Stefania Belmondo aveva vinto il suo secondo oro olimpico nello sci di fondo, bissando quello di dieci anni prima conquistato ad Albertville.
Con la cuneese, inoltre, Fontana condivide il record di medaglie conquistate: ben 10. Un record incredibile, che fa accapponare la pelle solo al pensiero.
Ma ciò che rende magnifico questo secondo oro, è stata la tenuta mentale della finanziera valtellinese. Infatti, dopo aver dominato i quarti e la semifinale, in finale ha dovuto affrontare non poche difficoltà a livello psicologico, prima con una partenza falsa ad opera della canadese Boutin, poi per una caduta a inizio gara che aveva fatto resettare tutto.
Lì, la campionessa di Sondrio ha ricaricato le batterie, sia fisicamente e sia psicologicamente, gettando in pista una grande classe e una grande rabbia, sorpassando la neerlandese nell’ultimo giro e mezzo di gara, involandosi così verso l’ingresso nella leggenda.
Un filo lungo lungo, tessuto da Arianna, che oggi è colorato tutto d’oro.