Prossimo allenatore Napoli: per Emery si fa sempre più dura
Alla fine di mezzo c’è sempre Madrid, nel bene o nel male. Il Napoli è alla forsennata ricerca di un allenatore per la prossima stagione in grado di garantire una progettualità e dei risultati importanti. Tra i -tanti- nomi fatti nel corso dei giorni scorsi ce n’è uno che stuzzica particolarmente le fantasie del patron Aurelio De Laurentiis: stiamo parlando di Unay Emery.
Per la verità qualche contatto c’era già stato a gennaio, dopo le titubanze di Rafa Benitez sulla possibilità di rinnovare e continuare un rapporto con una piazza -Napoli- mai sbocciato davvero.
Emery, fresco vincitore dell’Europa League per la seconda volta consecutiva, non ha ancora espresso un parere né in un senso né nell’altro riguardo alla possibilità di lasciare il Siviglia. Il suo contratto scade nel 2016, ed attualmente percepisce 1,5 milioni netti a stagione.
La giornata di Aurelio De Laurentiis, come programmato già ieri, è stata caratterizzata da un vero e proprio blitz a Madrid, accompagnato dall’onnipresente Andrea Chiavelli, per convincere il tecnico ad accettare l’offerta del Napoli, dopo il fallimento dell’ex tecnico dell’Inter, culminato con l’estromissione dalla Champions League.
La proposta del club partenopeo, la quale è stata fatta all’agente del tecnico del Siviglia (non è chiaro se, a questa fantomatica riunione, ci fosse stato presente anche Emery), prevederebbe un contratto triennale da 3,5 milioni netti a stagione più un bonus legato al raggiungimento dell’Europa; una cifra più che doppia rispetto a quanto percepisce attualmente Emery, in modo tale da convincerlo ad abbandonare una squadra vincente per approdarne in una, invece, da ricostruire.
Oltre a questo, così trapela dai rumors, si parlerebbe di un tesoretto di oltre 50 milioni di euro per fare mercato. Questi fattori, se venissero confermati, potrebbero far vacillare le certezze di un tecnico esperto e preparato che ha portato alla vittoria un club importante come il Siviglia.
Di problemi, però, ce ne sono eccome: innanzitutto il contratto. Emery, infatti, è legato al Siviglia fino al 2016 con una sorta di penale da 1,5 milioni di euro da versare in caso di mancato adempimento. La cifra non è obiettivamente proibitiva, ma resta tuttavia il fatto che c’è e bisogna necessariamente tenerne conto.
Il secondo problema, non risolvibile questa volta, è il mancato raggiungimento della Champions League. Emery, se accettasse di trasferirsi in Italia, approderebbe in una squadra che l’anno prossimo disputerà l’Europa League; se restasse a Siviglia, invece, potrebbe disputare la massima competizione europea.
L’ultimo elemento di resistenza, ma non per importanza, sono rappresentate dalle parole del presidente del Siviglia José Castro, che ha parlato dopo l’amichevole persa dalla propria squadra in Marocco. Ecco quanto dichiarato.
“ll nostro allenatore ha un anno di contratto e credo che lo rispetterà, è una persona intelligente e di parola, ha sempre mantenuto le promesse che ha fatto. Faremo investimenti importanti per regalargli una rosa di livello, i tifosi possono stare tranquilli.”
Una vera e propria doccia fredda per De Laurentiis e tutti i tifosi, che almeno a parole chiude le porte in faccia a qualsiasi possibilità di abbandono da parte di Emery. Sarà davvero così?
Francesco Bergamaschi
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