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“Non lo voglio perdere”: Lotito si strappa le vesti e propone il super contratto | Per sempre alla Lazio

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, durante l’evento per i 20 anni di Sky, presso il Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano. 2 ottobre 2023 (© AnsaFoto) – StadioSport.it

Il presidente della Lazio è stato categorico circa il campione biancoceleste: “Per me è come un figlio”.

Anche mercoledì la Lazio ha provato a sistemare le cose nei minuti finali, ma il distacco stavolta era troppo ampio per compiere un’altra impresa. Arriva la prima sconfitta in Champions League, sul campo del Feyenoord, esattamente come accaduto un anno fa nella fase a gironi dell’Europa League. In quel caso, la conseguenza del ko fu la “retrocessione” in Conference, stavolta c’è ancora tempo per sistemare le cose.

Decisivo ancora una volta Gimenez, autore di una doppietta, che permette agli olandesi di scavalcare l’Atletico Madrid – fermato sul 2-2 a Celtic Park – e andare in vetta, in solitaria. Per i biancocelesti, adesso, la sfida dell’Olimpico in programma tra due settimane potrebbe risultare già decisiva.

La squadra di Sarri ha iniziato a giocare troppo tardi, quando la partita era ormai compromessa. Nel primo tempo ha sofferto le imbucate centrali e non è mai riuscita a creare grattacapi alla difesa dei padroni di casa.

Zaccagni è stato l’unico componente del tridente titolare in grado di generare potenziali occasioni pericolose – come quella che ha portato al tap-in sbagliato da Castellanos – e infatti è stato anche l’unico a terminare la partita. Immobile, ancora non al meglio, è uscito al 55′, Felipe Anderson tredici minuti più tardi.

L’importanza del n.7

Il brasiliano è stato sostituito da Pedro, che ha poi convertito il gol che ha fissato il risultato finale, e in generale non è stato all’altezza delle prestazioni intraviste nelle ultime uscite. Contro l’Atalanta ha servito l’assist a Castellanos per il momentaneo 2-0, un asse che a ruoli opposti è stato decisivo anche a Reggio Emilia: lo spagnolo ha apparecchiato e Felipe ha sbloccato il risultato, trovando il primo gol stagionale.

L’importanza del numero sette all’interno dello scacchiere di Sarri è risaputa. È il giocatore di maggiore qualità (assieme a Luis Alberto) in fase di palleggio e rifinitura, e  lo scorso anno ha coperto bene anche il ruolo di falso-nove durante l’assenza di Immobile. Ecco perché a Formello si lavora per evitare un’altra separazione.

L’attaccante della Lazio Felipe Anderson (a sinistra) in azione durante la partita di Serie A contro il Sassuolo. 21 ottobre 2023 (© AnsaFoto) – StadioSport.it

Situazione

Il contratto di Felipe Anderson scade il prossimo giugno. Al momento non è stato ancora raggiunto l’accordo per il rinnovo, ma, le parti sono più vicine che mai: sul tavolo un biennale con opzione per il terzo.

Felipe vuole restare alla Lazio e la Lazio vuole che Felipe resti. A conferma di tutto ciò sono arrivate anche le parole del presidente LotitoIl Messaggero: «Non ho intenzione di mandarlo a scadenza e perderlo di nuovo. Per me è un altro».