“Non è mio zio”: scandalo scommesse | Il calciatore ex Inter si tira fuori

Mentre la Procura accelera le sue indagini, ecco altre novità sullo scandalo scommesse che sta colpendo il sistema calcio.
In mezzo a tanti voci, alcune fastidiose e prive di fondamenta, altre smentite altre ancora (ahinoi) tremendamente vere, è arrivata la prima sentenze sui giocatori-scommettitori. Una sentenza attesa, che divide, ovviamente, ma certamente non si era mai vista.
Nicolò Fagioli è stato squalificato. E fin qui nessuna sorpresa. Ma, grazie alla collaborazione del centrocampista juventino con la Procura federale, la sanzione che gli si prospettava (tre anni) è stata ridotta a più della metà. E neanche qui grande sorpresa.
La parte che non si era mai vista è lo spacchettamento della squalifica, un po’ afflittiva, un po’ educativa. Fagioli, infatti, dai 36 mesi di squalifica come punto di partenza (perché non ha giocato sulla Juventus, la sua squadra) ne ha ottenuti dodici, di cui solo sette lontano dai campi, i restanti cinque saranno legati a un piano di riabilitazione.
Il centrocampista bianconero dovrà seguire un piano terapeutico e farsi testimonial, in almeno dieci incontri decisi dalla Federazione, della lotta alla ludopatia. Ma tra sette mesi potrà essere convocabili dalla Juventus, o da chi lo prende.
Calcio scommesse, ora il caso Tonali
Per Fagioli, dunque, caso chiuso. Ora si può cominciare sul caso Tonali. Un caso probabilmente diverso, visto che c’è da capire il suo eventuale e presunto coinvolgimento nelle scommesse sul calcio, oppure su altri sport.
Quel che è certo è che il centrocampista del Newcastle è in Italia, a Torino per la precisione: è stato in procura, ascoltato dalla piemme Manuela Pedrotta. Un colloquio durato due ore, nelle quali si spera che si possa risalire alla verità sul Nazionale Azzurro, ex Milan.

Scandalo scommesse, un dietrofront
Intanto Davide Santon si sfoga su La Repubblica dopo che Fabrizio Corona, tracciando l’’identikit del suo informatore, aveva svelato che si tratterebbe dello zio di un ex calciatore dell’Inter di José Mourinho, poi finito alla Roma e amico di Mario Balotelli. Ora sono due le cose.
O le accuse di Corona sono false o non inerenti alla verità, oppure l’identikit di Santon è completamente sbagliato. Parola sua: “Non so nulla di queste scommesse – tuona – mio zio alleva vongole e io Balotelli non lo sento più, cambia numero ogni due settimane“. L’altra certezze è che Zalewski, nominato dallo stesso Corona su DillingerNews non è iscritto attualmente sul registro degli indagati.