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No secco all’Arabia: 130 milioni sono pochi | Resta di peso in Serie A

La Lega Serie A e Puma hanno svelato Orbita, il pallone ufficiale della stagione 2023-24, presentato con la campagna “PLAY IT LIKE”. 24 aprile 2023 (© AnsaFoto)

L’Arabia Saudita ha provato a mettere le mani sul campione “italiano”, trovando la strada sbarrata. 

L’estate dell’Arabia Saudita prosegue senza sosta. Nella giornata di ieri l’Al Nassr ha ufficializzato l’acquisto di Sadio Mané per circa 30 milioni, l’ultimo tassello di una lunga serie di calciatori importanti che hanno deciso di lasciare l’Europa per cedere alle tentazioni della Saudi Pro League.

Non è la prima volta che giocatori sulla via del tramonto decidono di accettare offerte da campionati del genere per strappare l’ultimo contratto della vita, ma la magnitudine degli investimenti stanziati dal governo di bin Salman non ha eguali. Al punto che anche giocatori nel prime della carriera hanno deciso di lasciare il calcio competitivo.

Perché? La risposta è semplice e la si può intuire dallo stipendio che percepirà l’attaccante senegalese ex Bayern: 160 milioni netti. Cifre che nessun giocatore al di fuori di Kylian Mbappé incassa in Europa e che in Arabia Saudita stanno diventando consuetudine. La profezia di Cristiano Ronaldo è che, già tra un paio d’anni, il campionato nazionale raggiungerà il livello della Eredivisie.

Una previsione che potrebbe rivelarsi inevitabile, se investimenti di questa caratura dovessero proseguire – e la logica fa pensare che sarà così. Nei prossimi giorni anche Marco Verratti potrebbe trasferirsi in questa zona di mondo. La trattativa tra l’Al Hilal e il Paris Saint-Germain prosegue e la volontà del club francese è di incassare almeno 30 milioni di euro.

Secco “no”

Non tutti, però, hanno deciso di accettare la corte dei club sauditi. Restando in tema PSG, Mbappé ha rifiutato l’offerta più alta mai registrata nella storia dello sport: 300 milioni per il cartellino e 700 milioni d’ingaggio per un solo anno di contratto.

Anche Victor Osimhen ha risposto con un due di picche. Secondo quanto riportato da L’Equipe, l’Al Hilal avrebbe tentato il Napoli con 130 milioni di euro, ma De Laurentiis avrebbe rifiutato l’offerta e il giocatore non avrebbe dimostrato il minimo interesse.

Victor Osimhen, attaccante del Napoli, realizza un rigore nella partita di Serie A contro la Sampdoria. 4 giugno 2023 (© AnsaFoto) – StadioSport.it

Rinnovo: fumata grigia

Nel frattempo, l’entourage dell’attaccante nigeriano prosegue i propri colloqui con la dirigenza per il rinnovo del contratto, attualmente in scadenza a giugno 2025. Nella giornata di lunedì l’agente Roberto Calenda avrebbe dovuto incontrare il presidente del Napoli, ma così non è stato.

Osimhen non ha fretta di fare le valigie e il prolungamento resta una sua priorità, ma c’è ancora distanza sul valore della clausola rescissoria. La società propone 200 milioni, mentre il giocatore preferirebbe una cifra attorno ai 150. Distanze che, come riporta Sky Sport, le parti intendono colmare nel prossimo incontro, per cui ancora non è stata ancora stabilita una data.