Non si placa la polemica in Francia, a seguito sfogo di Mario Balotelli, che è stato vittima venerdì di insulti razzisti a Bastia. Nell’ultimo match di Ligue 1, l’attaccante italiano sarebbe stato preso di mire da parte da tifosi avversari, prima e durante la partita finita 1-1.
Adesso a finire sotto accusa ci sono anche i dirigenti, allenatore e uno degli ex giocatori simbolo del club corso, a causa di dichiarazioni ambigue, commenti offensivi e aggressioni verbali, con SuperMario sempre al centro della diatriba.
Dopo la partita sono saltare fuori delle immagini che inchiodano Ciccolini, tecnico del Bastia, che al termine della gara, al rientro dagli spogliatoi, ha attaccato Balotelli, dapprima accusandolo di non portare rispetto e poi mandandolo a quel paese con un “vaffa”, prima in francese e poi addirittura in italiano.
L’ex rossonero questa volta ha mostrato di essere sulla strada giusta, continuando quel percorso di maturazione che ha iniziato molti anni fa (anche se non sempre è riuscito a portare avanti) ed è riuscito a tenere a bada la sua ira preferendo non reagire.
Adesso un coraggioso tifoso del Bastia si è autodenunciato, ammettendo di aver pronunciato cori razzisti all’indirizzo di Balotelli in occasione della gara sotto osservazione.
La società ha fatto sapere di avergli ritirato l’abbonamento annuale oltre a infliggergli il divieto di recarsi in futuro allo “Stade de Furiani” e ha anche aperto un’indagine sui cori contro Balotelli, con la speranza di identificare anche gli altri responsabili.
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