Campionato mai iniziato per il Palermo, che si è trovato in difficoltà fin da subito e che ha mollato la presa troppo presto. Fra cambi di giocatori, cambi di società e cambi di allenatore, il Palermo si è sciolto come neve al sole e ha deluso fortemente le aspettative. Peccato, perché una piazza calda e calorosa come quella palermitana mancherà e non poco in Serie A. Meno male che a tenere alto l’orgoglio del Sud ci ha pensato il Benevento, fresco di promozione nella massima serie.
FLOP: DIAMANTI, POSAVEC, GAZZI
Annata da dimenticare per Alessandro Diamanti, che in 31 presenze timbra il cartellino una volta sola. Troppo poco per chi era arrivato in Sicilia con la responsabilità di accrescere il tasso tecnico dei rosanero. Non è colpa sua la retrocessione del Palermo, certo è che avrebbe dovuto fare qualcosa in più.
Altra nota dolente Posavec, portiere in senso metaforico perché più che un estremo difensore, il portiere del Palermo è sembrato un figurante. I difensori del Palermo sapevano di non potersi permettere errori perché Posavec non avrebbe compiuto miracoli. Bei tempi quando giocava Sorrentino. Annata poco entusiasmante anche quella di Gazzi, che spesso si è trovato a vagare in mezzo al campo con la sindrome del disperso.
TOP: NESTOROVSKI, RISPOLI, PEZZELLA
Chi non ha deluso le attese è stato Nestorovski, 11 reti e 3 assist. Peccato che abbia dovuto giocare nel Palermo più scarso degli ultimi 15 anni, altrimenti avrebbe potuto segnare anche di più. La Fiorentina lo ha già adocchiato e l’anno prossimo potrebbe essere la rivelazione del campionato. Stagione esaltante anche per Andrea Rispoli, terzino moderno con una naturale propensione al gol. Sei reti e tre assist per il difensore, che molte volte ha tolto le castagne dal fuoco. Purtroppo non è bastato. Il vero gioiello del Palermo però è stato Giuseppe Pezzella, terzino classe 1997 entrato a fa parte da poco della nazionale Under 20. Fisicamente ricorda Roberto Carlos.
ALLENATORI: BALLARDINI, DE ZERBI, CORINI, LOPEZ, BORTOLUZZI VOTO 5
Cinque allenatori in una stagione è un record. Impossibile dare un voto ad ognuno, perché ogni allenatore si è dovuto sobbarcare gli errori di quello precedente. Con l’aggiunta dei propri. La miglior cosa è dare un 5 a tutti sulla fiducia (o meglio, sulla sfiducia).
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