Notte di emozioni in NBA. Non possiamo non partire dalla Quicken Loans Arena di Cleveland, dove un fantastico LeBron James si è preso per l’ennesima volta sulle spalle i suoi Cavaliers, permettendogli di andare sul 3-2 nella serie con gli Indiana Pacers. La partita vede cominciare meglio gli ospiti, che vanno sul +10 a 2’28” da fine primo quarto (25-15), e sul +7 alla pausa lunga (56-49). Al rientro in campo, sospinti dai 15 punti nel periodo di LeBron James (ne aveva già realizzati 20 nel primo tempo), i Cavs ribaltano la situazione, infliggendo un 17-32 di parziale ai Pacers e chiudendo il terzo quarto sul +8 (73-81). Cleveland sembra in controllo e tocca più di una volta il +12; ma gli ospiti non si arrendono e toccano la parità a quota 95 con un jumper dalla media di Sabonis con 33″ sul cronometro. Il finale è elettrizzante ed ancora nel segno di The King: dopo aver perso un pallone che poteva risultare sanguinoso, LeBron rimedia stoppando il tentativo da breve distanza di Oladipo (3.3″ sul cronometro); dopo il time-out, con 3″ da giocare, Green riesce a servire il #23, il quale realizza l’unica tripla della sua partita, la più importante, che fa impazzire il palazzetto e regala la W a Cleveland. James, alla fine, mette insieme 44 punti (14/24 dal campo e 15/15 dalla lunetta), 10 rimbalzi ed 8 assist, supportato da Korver (19+6 rimbalzi); ai Pacers non basta Sabonis (22), con un Oladipo che incappa in una serata da 2/15 al tiro (12+12 rimbalzi).

LeBron James, sommerso dai compagni, dopo aver deciso Gara-5 contro i Pacers con un buzzer-beater da tre, all’interno dell’ennesima, strepitosa prestazione (44+10 rimbalzi ed 8 assist) (foto da: youtube.com)

Si portano sul 3-2 anche i Toronto Raptors, vincenti all’Air Canada Center su dei coriacei Washington Wizards. E’ un match che, per 44′ circa, viaggia sull’equilibrio più assoluto. Il primo quarto finisce 24-23 per gli ospiti, mentre alla pausa lunga il tabellone recita 47-48 Raptors. Dopo un terzo periodo perfettamente in parità (31-31 il parziale, 78-79 il punteggio al 36′), a 4’05” dalla fine la schiacciata di Morris vale il 93-94. A questo punto, però, gli uomini di coach Casey piazzano l’allungo; uno 0-12 (93-106 con 40″ da giocare) che di fatto chiude la partita, poi terminata 98-108. In evidenza DeRozan (32), Wright (18) e Lowry (17+10 assist) per i padroni di casa; Wall (26+9 rimbalzi e 9 assist) e Beal (20) non evitano la sconfitta ai Capitolini.

Grazie ad una rimonta strepitosa nel secondo tempo, condotta da un Russell Westbrook che aveva anche rischiato di non prender parte alla sfida, gli Oklahoma City Thunder battono alla Chesapeake Energy Arena gli Utah Jazz, portandoli quindi a Gara-6. Dopo un primo quarto che finisce 34-29 in favore degli ospiti, la squadra di coach Snyder aumenta il ritmo nel secondo quarto, nel quale tocca il +15 (52-37 a 3’24” da fine periodo); stesso gap che ritroviamo al 24′ (56-41). Da sottolineare il 6/23 dal campo di OKC nei secondi 12′. La situazione sembra sfuggire definitivamente di mano ai padroni di casa quando, con 8’21” da giocare nel terzo quarto, Crowder mette la tripla del +25 Jazz (72-47); ma non sarà così. Mentre gli ospiti si bloccano praticamente, i Thunder reagiscono d’impeto e, nello spazio di soli 8′, riescono a piazzare un break di 6-31 (78-78 a 35″ dalla sirena), completato da una bomba di un indemoniato Westbrook. Utah subisce il colpo e, dopo un ultimo vantaggio firmato Gobert (91-90 a 6’36” dal termine), nella seconda parte di quarto periodo subiscono un parziale di 9-17, che vale il 99-107 finale. Come detto, Westbrook è il grande protagonista della remuntada di OKC (45+15 rimbalzi e 7 assist), ben supportato da Paul George (34+8 rimbalzi), unici due in doppia cifra per i Thunder. Nei Jazz, non sono sufficienti Crowder (27+8 rimbalzi) e Mitchell (23 con 9/22 dal campo).

Prestazione monstre di Russell Westbrook (45+15 rimbalzi e 7 assist) e i Thunder, sotto di 25 contro i Jazz ad inizio terzo quarto, rimontano e tengono in vita le speranze di qualificazione al secondo turno (foto da: youtube.com)

Infine, al Toyota Center di Houston, i Rockets sfruttano il primo match-point e chiudono la serie contro i Minnesota Timberwolves sul 4-1. I ragazzi di coach Thibodeau si fanno vedere nel primo tempo, toccando il +10 a 5’30” dall’intervallo lungo (49-39), per poi andare al riposo avanti di 4 lunghezze (59-54). Ancora una volta, però, il terzo quarto rappresenta il turning point della partita. I Rockets, infatti, realizzano un break di 4-20 tra i -7’30” ed i -2’04” dall’ultima pausa, volando sul +15 (70-85). Dopo aver concluso il terzo quarto sul 74-85, Houston controlla agevolmente la situazione negli ultimi 12′, sfiorando più volte il +20 e portandola a casa con il punteggio di 104-122. Sugli scudi, in particolare, Capela (26+15 rimbalzi), Harden (24+12 assist) e Gordon (19). Per i Twolves, i migliori sono Towns (23+14 rimbalzi) e Crawford (20).

Di seguito, il riepilogo della notte:

WESTERN CONFERENCE FIRST ROUND

UTAH JAZZ @ OKLAHOMA CITY THUNDER 99-107 (3-2)

MINNESOTA TIMBERWOLVES @ HOUSTON ROCKETS 104-122 (1-4)**

EASTERN CONFERENCE FIRST ROUND

INDIANA PACERS @ CLEVELAND CAVALIERS 95-98 (2-3)

WASHINGTON WIZARDS @ TORONTO RAPTORS 98-108 (2-3)

*Tra parentesi, la situazione delle varie serie.

**Houston qualificata alle Semifinali di Conference.