Non si fermano i Playoff NBA 2018. Si riportano in vantaggio (2-1) i Philadelphia 76ers, che espugnano di forza il parquet dell’AmericanAirlines Arena, casa dei Miami Heat. La partita è equilibratissima, tignosa e a tratti molto nervosa, per almeno tre quarti. Nel secondo quarto, in particolare, prima Wade si allaccia con Anderson, rischiando di arrivare alle mani; poi, Embiid (al rientro) perde gli occhiali protettivi e Winslow, provocatoriamente, prova a romperglieli. Nel terzo quarto, tensione anche tra Dragic ed il nostro Belinelli (un tecnico a testa). La sfida si decide negli ultimi 12′, quando la maggior freschezza degli ospiti produce un letale 32-14 di parziale, per il 128-108 conclusivo. Embiid fa subito la differenza (23+7 rimbalzi), ben supportato da un fantastico Belinelli (21+5 assist e 4 rimbalzi), da Saric (21+7 rimbalzi) e da Simmons (19+12 rimbalzi+7 assist e 4 rubate). Ai floridiani, invece, non sono sufficienti Dragic (23+8 assist) e Winslow (19+10 rimbalzi).

Un super Marco Belinelli (21 punti) è stato tra i protagonisti della vittoria esterna di Philadelphia a Miami. Una vittoria che vale il 2-1 nella serie (foto da: youtube.com)

New Orleans Pelicans in versione rullo compressore. Allo Smoothie King Center, che torna ad ospitare i Playoff dopo tre anni, la squadra di coach Gentry abbatte ancora i Portland Trail Blazers, portandosi ad un passo dallo sweep. I padroni di casa cominciano bene, chiudendo i primi 12′ sul 20-36; Portland non reagisce e New Orleans vola via. A 6’57” dalla pausa lunga sono sul +20 (26-46); a 7’17” da fine terzo quarto, il gap è di +25 (50-75). Nel quarto periodo, addirittura, il vantaggio di New Orleans arriva al +33 (79-112 con 6’46” da giocare). Un Mirotic in versione ‘cecchino’ (30+8 rimbalzi e 12/15 dal campo) ed il solito Davis (28+11 rimbalzi) sospingono i Pelicans, nei quali fanno bene anche Rondo (16+11 assist) e Holiday (16+7 assist). Inutili, per i Blazers, le prestazioni di McCollum (22), Aminu (21+8 rimbalzi) e Lillard (20 con 5/14 al tiro).

Sul 3-0 ci sono anche i Golden State Warriors. All’AT&T Center di San Antonio, contro degli Spurs che presentano Ettore Messina in luogo di Gregg Popovich, a causa della morte della moglie Erin, i californiani non hanno particolari problemi a sconfiggere ancora i texani. I padroni di casa reggono bene l’urto fino almeno ad inizio terzo quarto (58-56 a 8’11” dall’ultima pausa), grazie anche ad un primo tempo davvero povero nel tiro da tre di Golden State (2/14 fino a quel momento). Poi i Campioni in carica cambiano marcia, toccano il +16 (84-68) e, al 36′, il punteggio dice 84-72. Golden State, quindi, arriva al +19 (96-77 a 6’31” dal termine) e la chiude. Giornata d’ordinanza per i vari Durant (26+9 rimbalzi e 6 assist), Thompson (19) e Livingston (16). Per San Antonio, i migliori sono stati Aldridge (18+10 rimbalzi) e Parker (16).

Di seguito, il riepilogo della notte:

WESTERN CONFERENCE FIRST ROUND

PORTLAND TRAIL BLAZERS @ NEW ORLEANS PELICANS 102-119 (0-3)

GOLDEN STATE WARRIORS @ SAN ANTONIO SPURS 110-97 (3-0)

EASTERN CONFERENCE FIRST ROUND

PHILADELPHIA 76ERS @ MIAMI HEAT 128-108 (2-1)

*Tra parentesi, la situazione delle varie serie.