La notte NBA appena trascorsa ha visto nove partite in programma. I riflettori erano puntati soprattutto su due palazzetti, ovvero lo Staples Center di Los Angeles e il TD Garden di Boston. Nella metropoli californiana è andato in scena il match tra i Los Angeles Clippers e gli altalenanti Golden State Warriors di quest’avvio di stagione. Dopo il ko a sorpresa con i Pistons dell’altra notte, la squadra di coach Kerr era chiamata ad una reazione, che puntualmente è arrivata. Trascinati da Curry (31+6 assist), Durant (19+7 rimbalzi) e Green (16+9 rimbalzi e 6 assist), i Campioni in carica hanno spazzato via i Clippers, mettendo a referto ben 141 punti. Danilo Gallinari non è bastato ai suoi (19 con 8/15 dal campo). In Massachussets, invece, i Boston Celtics hanno ricevuto la visita dei San Antonio Spurs di coach Popovich. Ebbene, dopo un primo tempo in equilibrio, i padroni di casa vanno in fuga nel terzo periodo (51-64 dopo 3′ di gioco), per poi chiudere i conti nel quarto conclusivo, dove sfiorano più di una volta anche il +20. MVP di serata Kyrie Irving (24+6 assist), ben coadiuvato da Jaylen Brown (18) e da Al Horford (14+13 rimbalzi). Per i texani il migliore è stato il rookie Brandon Paul (18).

Sorpresa al Toyota Center, dove gli Houston Rockets inciampano contro i Philadelphia 76ers. Una sfida comandata globalmente dagli ospiti, sospinti dalle ottime prove di Ben Simmons (24+9 assist e 7 rimbalzi) e di Joel Embiid (22+9 rimbalzi), quasi raggiunti sul finire dai texani (106-105 a 3’06” dalla sirena), prima di piazzare il break decisivo (9-2). Non bastano ai Rockets i soliti James Harden (29+7 assist) ed Eric Gordon (25). Serve un overtime ai Minnesota Timberwolves per espugnare il parquet dell’American Airlines Arena di Miami. Dopo un avvio di marca Heat, la sfida diventa punto a punto; gli ospiti, a 38″ dal termine, sono sul +4 (110-106), ma Dion Waiters mette a referto quattro punti, andando a segno in layup a 3″ circa dalla fine, portando la sfida al prolungamento. Qui i Twolves allungano sul +7 (119-112 a 1’47” dalla sirena); ma ancora una volta Miami non si arrende, e una bomba ancora di Waiters a 5″ dalla fine vale il 123-122. A chiudere i conti ci pensa dalla lunetta Teague. I protagonisti del match, per Minnesota, sono proprio Jeff Teague (23+11 assist e 6 rubate), Andrew Wiggins (22+7 rimbalzi) e Karl-Anthony Towns (20+12 rimbalzi). Negli Heat si mettono in luce Dion Waiters (33), Kelly Olynyk (23+6 rimbalzi) e Goran Dragic (18+6 rimbalzi).

Importante successo esterno per gli Charlotte Hornets, che infliggono il secondo ko stagionale ai Memphis Grizzlies. Con un gran quarto periodo (31-17), gli ospiti violano il FedEx Forum, trascinati da Kemba Walker (27+6 assist); inutili le prestazioni di Tyreke Evans (19+10 rimbalzi) e di Mike Conley (16+6 assist) per Memphis. Continuano a far bene gli Orlando Magic, corsari allo Smoothie King Center, casa dei New Orleans Pelicans. Anche qui la sfida si decide nel quarto conclusivo, che vede i floridiani piazzare un break di 28-15, letale per i padroni di casa. Triplo ventello per i Magic, con Evan Fournier (20), Nikola Vucevic (20+8 rimbalzi) e Jonathon Simmons (20+6 rimbalzi) sugli scudi. Un super Anthony Davis (39+10 rimbalzi) non è abbastanza per evitare il ko. Vittoria esterna anche per i Toronto Raptors, che nel loro lungo viaggio sulla costa pacifica arrivano a Portland e sbancano il Moda Center. I Trail Blazers devono recriminare per un orrendo secondo quarto (25-6 il parziale per i canadesi), dal quale non si riprenderanno più, salvo rendere la sconfitta meno pesante nel finale. Il duo DeRozan (25)-Lowry (19+10 rimbalzi e 6 assist) sospinge alla W i Raptors; per i locali, invece, si salva Damian Lillard (36).

Vincono anche gli Utah Jazz, che seguono il pronostico e battono alla Vivint Smart Home Arena i Dallas Mavericks. Una pratica risolta dai ragazzi di coach Snyder nel secondo tempo (36-60 il parziale), sull’onda delle prestazioni di Rodney Hood (25), di Ricky Rubio (20+6 assist) e di Rudy Gobert (17+12 rimbalzi e 6 assist). Per i texani, i migliori sono i veterani Dirk Nowitzki (18) e J.J. Barea (17). Concludiamo con il match del Madison Square Garden, dove i New York Knicks confermano il loro buon momento di forma, trovando contro i Denver Nuggets la terza vittoria consecutiva. I padroni di casa partono fortissimo, tanto da toccare il +22 ad 1’51” dalla pausa lunga (41-63). Nel terzo quarto, però, un clamoroso black-out riporta pienamente in partita i Nuggets, grazie ad un parziale di 2-25 in circa 6′ di gioco (73-71 a 4’42” dalla sirena). A metà quarto periodo, quindi, i Knicks ritrovano un vantaggio vicino alla doppia cifra, difendendolo fino alla fine. Il lettone Kristaps Porzingis è il magnifico trascinatore della squadra della Grande Mela (38+7 rimbalzi); ai Nuggets, al contrario, non bastano Nikola Jokic (28+8 rimbalzi) e Jamal Murray (20).

Di seguito, il riepilogo delle sfide della notte:

DENVER NUGGETS (3-4) @ NEW YORK KNICKS (3-3) 110-116

SAN ANTONIO SPURS (4-3) @ BOSTON CELTICS (5-2) 94-108

MINNESOTA TIMBERWOLVES (4-3) @ MIAMI HEAT (2-4) 125-122 OT

PHILADELPHIA 76ERS (3-4) @ HOUSTON ROCKETS (5-3) 115-107

CHARLOTTE HORNETS (4-3) @ MEMPHIS GRIZZLIES (5-2) 104-99

ORLANDO MAGIC (5-2) @ NEW ORLEANS PELICANS (3-4) 115-99

DALLAS MAVERICKS (1-7) @ UTAH JAZZ (4-3) 89-104

TORONTO RAPTORS (4-2) @ PORTLAND TRAIL BLAZERS (4-3) 99-85

GOLDEN STATE WARRIORS (5-3) @ LOS ANGELES CLIPPERS (4-2) 141-113

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.