Notte NBA estremamente ricca, viste le dodici partite in programma e il fatto che tutte le big sono scese in campo. Match di cartello al TD Garden, dove i Boston Celtics e i Cleveland Cavaliers si sono sfidati, in un remake della finale della Eastern Conference 2017. La vittoria arride ai padroni di casa che, sfruttando anche il back-to-back affrontato dai Cavs, ottengono un successo importante (soprattutto psicologicamente) senza particolare sforzo, arrivando anche al +23 a poco meno di 5′ dalla fine. Con Irving non in grandissima serata (11 punti, 5/14 al tiro, 9 rimbalzi e 6 assist), il proscenio se lo prendono Rozier (20), Smart e Tatum (15 a testa), mentre nei Cavs il migliore è LeBron James (19+7 rimbalzi e 6 assist), con Thomas a riposo. Restando ad Est, continuano a far bene i Toronto Raptors, corsari allo United Center di Chicago grazie al solito DeRozan (35+6 assist) e a Delon Wright (25+13 rimbalzi). Per i Bulls, in partita fino a metà quarto periodo, in evidenza Holiday (26), Markkanen (22+12 rimbalzi) e Mirotic (20).

Trasferiamoci adesso ad Ovest. Trasferta texana per i Golden State Warriors, di scena all’American Airlines Center di Dallas, contro i Mavericks. E non è stata affatto una partita facile per i Campioni in carica. Mai in grado (almeno stanotte) di distanziare sensibilmente l’avversario, i Warriors arrivano comunque al +10 a 2’46” dal termine; i Mavs, però, replicano con un bruciante 2-12, culminante nel layup dell’ex Barnes (18) che, a 12″ dalla fine, vale il 122-122. Non ci sono più time-out, ma ci pensa il ritrovato Stephen Curry, con una bomba con 3″ da giocare, a regalare la W #30 ai suoi. Steph è il top-scorer di serata (32+8 assist), supportato da Durant (25+12 rimbalzi e 6 assist), Thompson (25) e Green (18+11 rimbalzi e 6 assist); ai padroni di casa non bastano Matthews (22) e Powell (21+8 rimbalzi). Trasferte dagli esiti alterni per le altre due texane, gli Houston Rockets e i San Antonio Spurs. Pur senza Harden, i ragazzi di coach D’Antoni espugnano in scioltezza l’Amway Center di Orlando, sospinti da Gerald Green (27+6 rimbalzi) e da Capela (21+8 rimbalzi); per i Magic, è Gordon (16+8 rimbalzi) il migliore. Peggio è andata agli Spurs, ko al Wells Fargo Center per mano dei Philadelphia 76ers. Con Parker, Leonard e Ginobili a riposo, la squadra di coach Popovich soffre nella fase centrale, la riprende a circa 5′ dalla fine (96-96), per poi soccombere in volata. Mills (26) ed Aldridge (24+14 rimbalzi) non evitano il ko a San Antonio; dall’altra parte, invece, bene Simmons (26), Embiid (21+11 rimbalzi) e Redick (20).

Vincono agevolmente Washington Wizards ed Oklahoma City Thunder. Alla Capital One Arena di Washington, i padroni di casa, dopo un primo tempo equilibrato, si sbarazzano nella ripresa dei New York Knicks, trascinati dal trio Beal (27+6 assist)-Wall (25+9 assist)-Gortat (21+8 rimbalzi). Beasley (20+9 rimbalzi) e Porzingis (16+6 rimbalzi) non sono sufficienti a New York. Massacro, invece, allo Staples Center, dove OKC passeggia sui resti dei Los Angeles Lakers, ormai alla deriva (4-16 nelle ultime 20 e 8° ko di fila). Il +37 finale è indicativo, maturato grazie alle prove di George (24), Westbrook (20+12 assist e 6 rimbalzi), Anthony (21+6 rimbalzi) e della sorpresa Terrance Ferguson (24 con 9/12 al tiro), rookie, scelta #21 all’ultimo Draft. Negli angeleni, si salva solo Kuzma (18). Sorpresa al Barclays Center, dove i Brooklyn Nets la spuntano in un finale al cardiopalmo contro i Minnesota Timberwolves. A deciderla, con un jumper a 9.7 secondi dalla sirena, è Spencer Dinwiddie, che realizza anche il suo career-high (26+9 assist). Stavolta, Butler (30, con 16/18 ai liberi) non toglie le castagne dal fuoco a Minnie.

Netta affermazione casalinga per i Milwaukee Bucks che, al BMO Harris Bradley Center, abbattono gli Indiana Pacers, sospinti dal duo Antetokounmpo (31+10 rimbalzi)-Middleton (27). Sabonis (24) è il migliore negli ospiti. In una sfida dal sapore di Playoff, i Miami Heat sconfiggono all’AmericanAirlines Arena i Detroit Pistons. Una partita equilibrata, risolta nel finale dai floridiani grazie ad Olynyk (25+13 rimbalzi) e Dragic (24+13 assist), con anche il contributo di Richardson (22). Senza Drummond, ai Pistons non sono bastati Harris (19+6 rimbalzi) e Bullock (17). Con un secondo tempo da 44-73 di parziale, i Denver Nuggets la spuntano al Pepsi Center contro i Phoenix Suns. Sugli scudi Gary Harris (36 con 14/17 al tiro), mentre negli ospiti il top-scorer è Booker (17 con 4/13 al tiro). Andiamo infine alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City, dove i New Orleans Pelicans hanno sconfitto gli Utah Jazz. Pelicans sospinti da un grande Davis (29+15 rimbalzi), ben spalleggiato da Holiday (24+6 rimbalzi) e Cousins (19+11 rimbalzi). Per i padroni di casa, invece, arriva la sconfitta #11 nelle ultime 14 uscite, nonostante Mitchell (24) e Joe Johnson (20+7 rimbalzi).

Di seguito, il riassunto dei risultati della notte:

NEW YORK KNICKS (18-20) @ WASHINGTON WIZARDS (22-16) 103-121

HOUSTON ROCKETS (27-9) @ ORLANDO MAGIC (12-27) 116-98

SAN ANTONIO SPURS (26-13) @ PHILADELPHIA 76ERS (18-19) 106-112

DETROIT PISTONS (20-16) @ MIAMI HEAT (20-17) 104-111

MINNESOTA TIMBERWOLVES (24-15) @ BROOKLYN NETS (15-23) 97-98

CLEVELAND CAVALIERS (25-13) @ BOSTON CELTICS (31-10) 88-102

INDIANA PACERS (19-19) @ MILWAUKEE BUCKS (20-16) 101-122

TORONTO RAPTORS (26-10) @ CHICAGO BULLS (13-25) 124-115

GOLDEN STATE WARRIORS (30-8) @ DALLAS MAVERICKS (13-26) 125-122

NEW ORLEANS PELICANS (19-18) @ UTAH JAZZ (16-22) 108-98

PHOENIX SUNS (15-25) @ DENVER NUGGETS (20-17) 111-134

OKLAHOMA CITY THUNDER (21-17) @ LOS ANGELES LAKERS (11-26) 133-96

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.