Ben dieci le partite che hanno caratterizzato la notte NBA appena trascorsa. Non si può non partire dal match dello Smoothie King Center di New Orleans, dove i Pelicans ottengono una vittoria dal retrogusto molto amaro nei confronti dei lanciati Houston Rockets. I padroni di casa, dopo aver condotto anche di 20 (57-77 a 7’11” da fine terzo quarto), subiscono la rimonta dei texani, che impattano sul 104-104 a 2’34” dalla conclusione. I Pelicans reagiscono, e a 15″ dalla sirena, Cousins realizza il +4 (109-113), subendo anche fallo. Ecco che però arriva il dramma: DeMarcus (15+13 rimbalzi ed 11 assist in partita) sbaglia il libero supplementare e, nel contendere agli avversari il rimbalzo, si fa male e finisce disteso sul parquet, accompagnato poi fuori a braccia dai compagni. La diagnosi, nell’immediato post-partita, è distruttiva: tendine d’Achille sinistro andato, stagione finita per Boogie Man. Nonostante quindi la vittoria, maturata anche grazie alle prestazioni di Davis (27+11 rimbalzi), Holiday (21+7 assist) e Miller (20), a NOLA c’è poca voglia di sorridere. Ai Rockets, invece, non basta un super Paul (38+8 assist), Gordon (27) e Harden (23+11 assist).
L’immagine della notte: DeMarcus Cousins, tra i protagonisti del successo di New Orleans su Houston, esce dal campo sostenuto dai suoi compagni. La rottura del tendine d’Achille della gamba sinistra costerà al giocatore tutto il resto della stagione in corso (foto da: guernseypress.com)Torna, per il momento, un pò di sereno in casa Cleveland Cavaliers. Alla Quicken Loans Arena, i vice-campioni in carica battono gli Indiana Pacers, portandosi sul +19 in chiusura di terzo quarto (78-97), tenendo poi a bada il tentativo di rimonta ospite nel quarto conclusivo. Se da un lato non sorprende l’apporto di LeBron James, alla 63.esima tripla doppia in carriera in regular season (26+11 assist e 10 rimbalzi, pur con 11 palloni persi), dall’altro c’è da segnalare un J.R. Smith finalmente incisivo (23 con 7/13 da tre). Lato Pacers, in evidenza abbiamo Oladipo (25+7 assist e 6 rimbalzi) e Collison (19+7 assist e 6 rubate). Ko interno a sorpresa per i Toronto Raptors, che cedono all’Air Canada Center agli Utah Jazz. A stendere gli uomini di coach Casey ci pensano Mitchell (26) e Gobert (18+15 rimbalzi), con il contributo di Rubio (14+6 rimbalzi e 6 assist), autore della tripla decisiva a 4″ dalla fine. Non sono sufficienti per i Raptors le prove di Valanciunas (28+14 rimbalzi) e di DeRozan (19+8 assist e 6 rimbalzi).
Brutto stop interno per i San Antonio Spurs, travolti all’AT&T Center dai Philadelphia 76ers. I texani pagano ancora le difficoltà in attacco, chiudendo il primo tempo sotto di 19 (50-31 al 24′), non riuscendo poi a recuperarla. Bene Simmons (21+7 assist) ed Embiid (18+13 rimbalzi) nei Sixers; Aldridge (18) si salva negli Spurs. Un Antetokounmpo scintillante (41+13 rimbalzi e 7 assist), ben supportato da Middleton (21), ed un quarto periodo da 19-35 di parziale, permettono ai Milwaukee Bucks di spazzare via, al BMO Harris Bradley Center, i Brooklyn Nets. Carroll (14+9 rimbalzi) e il rientrante Russell (14) i migliori per gli ospiti. Un altro quarantello, stavolta di Louis Williams (40+10 assist), consente ai Los Angeles Clippers di espugnare il FedEx Forum, campo dei Memphis Grizzlies, e di riportare il record in parità. Positivo anche Teodosic nei californiani (18), mentre il duo Martin (17+6 rimbalzi)-Chalmers (17+10 assist) e la tripla doppia di Gasol (13+12 rimbalzi e 10 assist) non bastano a Memphis.
Vittoria esterna anche per l’altra franchigia di Los Angeles, i Lakers, che allo United Center di Chicago contro i Bulls ottengono la 4° vittoria in fila. Angeleni sospinti da Ingram (25+9 rimbalzi) e Clarkson (19); per i padroni di casa, il top scorer è Mirotic (18). Sorridono anche i Portland Trail Blazers, corsari all’American Airlines Center di Dallas. Una sfida, quella contro i Mavericks, chiusa dagli ospiti nel quarto periodo (97-76 a 4’47” dalla conclusione), con i soliti Lillard (29) e McCollum (20) nelle vesti di trascinatori. Barnes (21+7 rimbalzi) e Smith Jr. (18+7 assist) sono i migliori nei texani.
Con un buon secondo tempo (54-36 il parziale), i New York Knicks espugnano la Talking Stick Resort Arena, casa dei Phoenix Suns. Protagonisti del successo della franchigia della Grande Mela sono Kanter (20+10 rimbalzi), Porzingis (19+7 rimbalzi) e Burke (18); per i Suns, non bastano ad evitare il ko Warren (20) e Jackson (18+8 rimbalzi). Infine, allo Spectrum Center di Charlotte, il combinato delle prestazioni del trio Walker (29)-Howard (18+15 rimbalzi e 7 stoppate)-Kidd-Gilchrist (19), permette agli Hornets di spuntarla sugli Atlanta Hawks, nelle cui fila si distinguono Bazemore (26) e Prince (21).
Di seguito, il riepilogo della notte:
ATLANTA HAWKS (14-34) @ CHARLOTTE HORNETS (20-27) 110-121
UTAH JAZZ (21-28) @ TORONTO RAPTORS (32-15) 97-93
INDIANA PACERS (26-23) @ CLEVELAND CAVALIERS (28-19) 108-115
LOS ANGELES CLIPPERS (24-24) @ MEMPHIS GRIZZLIES (17-31) 109-100
LOS ANGELES LAKERS (19-29) @ CHICAGO BULLS (18-31) 108-103
BROOKLYN NETS (18-31) @ MILWAUKEE BUCKS (25-22) 91-116
HOUSTON ROCKETS (34-13) @ NEW ORLEANS PELICANS (27-21) 113-115
PHILADELPHIA 76ERS (24-21) @ SAN ANTONIO SPURS (32-19) 97-78
PORTLAND TRAIL BLAZERS (27-22) @ DALLAS MAVERICKS (16-33) 107-93
NEW YORK KNICKS (22-28) @ PHOENIX SUNS (17-32) 107-85
*Tra parentesi, i record delle varie squadre.
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