La notte NBA ha visto varie big scendere in campo, pur con cinque partite in programma. I Boston Celtics stanno sperimentando la prima fase di (relativa) difficoltà della stagione, dato che al Madison Square Garden di New York incappano nel secondo ko di fila (5° nelle ultime 9). I Knicks, pur con un Porzingis che realizza appena un punto in 23′ (con uno 0/11 dal campo), trovano grandi risposte in Michael Beasley che, in uscita dalla panchina, risulta decisivo (32+12 rimbalzi). I padroni di casa partono meglio, toccano il +14 nel primo quarto, subendo poi il ritorno degli avversari, guidati dal solito Irving (32) e da Tatum (17). Boston mette la freccia nel terzo periodo, ma New York resta lì e piazza l’allungo decisivo subito dopo la metà del quarto periodo, con un 4-13 di parziale (79-88 a 4’51” dalla fine) non più recuperato dagli ospiti.
Con un DeRozan da 45 punti (career-high), i Raptors espugnano Philadelphia e si confermano seconda forza ad Est (foto da: basketball.com.tr)Del ko della truppa di coach Stevens approfittano in pieno le prime due inseguitrici, i Toronto Raptors e i Cleveland Cavaliers. I canadesi, trascinati dal career-high di DeMar DeRozan (45) e dal sempre solido Kyle Lowry (23+9 rimbalzi), espugnano il Wells Fargo Center di Philadelphia, ottenendo l’11.esima vittoria nelle ultime 12 partite. Dopo aver sofferto nella parte centrale della sfida, con i Sixers avanti anche di 22 lunghezze (54-76 a 9’09” da fine terzo quarto), i Raptors ricuciono e vanno a vincere nel finale. Ai padroni di casa, senza Embiid e Redick, non bastano Simmons (20+6 rimbalzi), Covington (19+7 rimbalzi) e Saric (18+10 rimbalzi e 9 assist). Sudano le cosiddette sette camicie i Cavs per avere la meglio sui Chicago Bulls, reduci da 7 W di fila. Alla Quicken Loans Arena, i vice-campioni si aggrappano a LeBron James (34+9 assist e 6 rimbalzi) e a Kevin Love (27+7 rimbalzi), spuntandola su un avversario nelle cui fila si sono messi in luce soprattutto i giovani Markkanen (25) e Valentine (18).
Commettono un passo falso anche i San Antonio Spurs, sconfitti alla Vivint Smart Home Arena di Salt Lake City dagli Utah Jazz. Sospinti da un Rodney Hood in gran serata (29 con 12/24 dal campo), i Jazz comandano per gran parte del match, vincendo la resistenza della squadra di coach Popovich con un 8-18 di parziale nella seconda metà di quarto periodo. Per gli Spurs, il migliore è stato Forbes (12). Per finire, alla Talking Stick Resort Arena di Phoenix, i Suns sconfiggono i Memphis Grizzlies grazie ad una tripla di Troy Daniels quando sul cronometro mancavano 17″. Bene per i padroni di casa soprattutto Warren (27 con 9/15 dal campo), mentre per Memphis si distingue Evans (23+9 rimbalzi).
Di seguito, il resoconto della notte:
CHICAGO BULLS (10-21) @ CLEVELAND CAVALIERS (24-9) 112-115
TORONTO RAPTORS (22-8) @ PHILADELPHIA 76ERS (14-17) 114-109
BOSTON CELTICS (26-9) @ NEW YORK KNICKS (17-14) 93-102
MEMPHIS GRIZZLIES (9-23) @ PHOENIX SUNS (12-22) 95-97
SAN ANTONIO SPURS (22-11) @ UTAH JAZZ (15-18) 89-100
*Tra parentesi, i record delle varie squadre.
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