NBA 2017/18, recap 16 marzo: Warriors ko con i Kings. Bene Raptors, Celtics e Thunder

Sei le partite nella notte NBA, dove spicca su tutte la terza sconfitta in quattro partite dei Golden State Warriors, la cui rincorsa al primo posto dei Rockets si fa sempre più complicata. Alla Oracle Arena, i Campioni in carica cedono il passo ai Sacramento Kings, che si aggiudicano la partita con un 3/3 ai liberi di Hield (22+7 rimbalzi e 7 assist) e una schiacciata di Cauley-Stein negli ultimi 30″ di gioco. La preoccupazione principale di Steve Kerr al momento, però, è un’altra, e riguarda un’infermeria drammaticamente piena. A fronte dei rientri di Green e West, infatti, gli Warriors perdono in partita Casspi (distorsione ad una caviglia) e, soprattutto, avevano dovuto rinunciare in partenza a Kevin Durant, che dovrà star fermo almeno due settimane, dopo che una risonanza magnetica ha evidenziato una frattura scomposta alla cartilagine di una costola. Avere contemporaneamente out Durant, Thompson e Curry è chiaramente troppo anche per uno squadrone come Golden State. Tornando alla partita, i più positivi sono stati Cook (25) e Green (14+10 rimbalzi e 7 assist).

La schiacciata di Cauley-Stein, che mette il punto esclamativo sulla vittoria, non proprio a sorpresa, di Sacramento sul campo di Golden State. Avere fuori contemporaneamente Curry, Thompson e Durant non è problema da poco (foto da: youtube.com)

Approfittano dell’ennesimo stop degli Warriors i Toronto Raptors che, all’Air Canada Center, soffrono, rimontano e battono dopo un overtime dei coriacei Dallas Mavericks, centrando la vittoria consecutiva #11 ed appaiando proprio i californiani con lo stesso record. Gli ospiti, sospinti dai vari Barnes (27), Smith Jr. (19, anche se con 9/23 al tiro) e Barea (18+6 assist), toccano un massimo vantaggio di +11 ad 1’18” da fine terzo quarto (84-73). I Raptors, però, rientrano e mandano il match all’overtime con un canestro di DeRozan a 1’16” dal termine (106-106). Nel prolungamento, quindi, c’è poca storia (9-16 il parziale per i canadesi). Sugli scudi DeRozan (29+6 assist) e Valanciunas (21+12 rimbalzi).

Anche i Boston Celtics, come Golden State, stanno vivendo una fase dove gli infortuni stanno falcidiando il roster. Eppure, nella notte, la squadra di coach Stevens ha espugnato l’Amway Center di Orlando. Una sfida, quella contro i Magic, che ha visto gli ospiti indirizzarla già nel primo tempo (48-31 al 24′), per poi chiudere la pratica nel terzo periodo (75-52 al 36′). I migliori per Boston sono Rozier (17+7 rimbalzi), Monroe (17) e Horford (15+9 rimbalzi); nelle fila di Orlando, che nel quarto periodo rende meno amara la sconfitta, è Mack (16+7 rimbalzi) il top-scorer. Il match con maggiori contenuti nella notte si è giocato alla Chesapeake Energy Arena, dove gli Oklahoma City Thunder hanno sconfitto i Los Angeles Clippers, centrando la 5° W di fila. Tranne che nel primo quarto, OKC ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco, mantenendo a debita distanza gli avversari, anche se poche volte oltre la double-digit. Nei Thunder, sempre più 4° ad Ovest, spiccano Brewer (22+6 rubate), George (19+7 rimbalzi e 7 assist), Adams (18+14 rimbalzi e 5 stoppate) e Westbrook (16+11 assist e 10 rimbalzi). Nei Clippers, adesso decimi e ad 1.5 partite dalla coppia Jazz-Spurs, non bastano Harris (24+6 assist), Rivers (23+7 rimbalzi) e Jordan (11+21 rimbalzi).

Vincono e consolidano le rispettive posizioni nella zona Playoff della Eastern Conference i Philadelphia 76ers e i Miami Heat. I primi, al Wells Fargo Center, devono patire non poco per spuntarla su degli orgogliosi Brooklyn Nets, scavalcati con un break di 1-7 negli ultimi 76″ di gioco. In evidenza Embiid (24+19 rimbalzi), Simmons (21+12 assist ed 8 rimbalzi) e Redick (23), con Belinelli che ne mette a referto 5 (2/6 al tiro). Per gli ospiti, bene Hollis-Jefferson (21+10 rimbalzi) e Carroll (18+11 rimbalzi). Ancor più sudata la vittoria di Miami allo Staples Center, contro i Los Angeles Lakers. Una sfida molto equilibrata, che ha visto gli ospiti compiere il sorpasso decisivo a 15″ dalla sirena, con il canestro di Dragic (top-scorer di serata, con 30 punti) per il 92-91. Il successivo errore di Thomas (5 con 1/9 dal campo) certifica il ko dei Lakers. Negli Heat va segnalato anche l’apporto di Olynyk (17+5 rimbalzi), mentre per i padroni di casa i migliori sono Randle (25+12 rimbalzi), Lopez (18) e Ball, quasi in tripla doppia (9 (4/15 a tiro)+8 rimbalzi ed 8 assist).

Di seguito, il riepilogo della notte:

BOSTON CELTICS (47-22) @ ORLANDO MAGIC (21-49) 92-83

BROOKLYN NETS (21-48) @ PHILADELPHIA 76ERS (38-30) 116-120

DALLAS MAVERICKS (22-47) @ TORONTO RAPTORS (52-17) 115-122 OT

LOS ANGELES CLIPPERS (37-31) @ OKLAHOMA CITY THUNDER (42-29) 113-121

SACRAMENTO KINGS (23-47) @ GOLDEN STATE WARRIORS (52-17) 98-93

MIAMI HEAT (37-33) @ LOS ANGELES LAKERS (31-38) 92-91

*Tra parentesi, i record delle varie squadre.

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