La Germania è in crisi nera. Sembrava impossibile per una squadra che soli 4 anni fa ha vinto il Mondiale, ma dopo la fallimentare spedizione in terra russa la squadra di Low non è più stata capace di riprendersi. Il pesante 3-0 rimediato ieri sera contro l’Olanda è l’ennesima conferma di un movimento da riformare.
Con la vittoria del Mondiale 2014 la Germania sembrava in grado di aprire un ciclo pazzesco. Gli ingredienti c’erano tutti: campioni già affermati pur essendo giovani, baby talenti emergenti e un gruppo coeso.
Il cammino degli uomini di Low, però, si è arrestato bruscamente il 2 luglio 2016 a Bordeaux, data dell’ultima vittoria di prestigio per i tedeschi.
Quella sera si giocava Germania-Italia e la partita si era risolta, in favore dei gialloneri, dopo i calci di rigore.
Low aveva conquistato la semifinale del torneo e sembrava poter bissare il successo del Mondiale.
Lo scoglio che separava dalle finale, però, si chiamava Francia, che con un netto 2-0 aveva rispedito a casa Low&company.
Da quel giorno nulla è più stato uguale.
E’ vero, il cammino verso Russia 2018 è stato abbastanza netto, ma è altrettanto vero che Norvegia, Repubblica Ceca, Irlanda del Nord, San Marino e Azarbaijan sono state avversarie fin troppo morbide.
Infatti, già nelle amichevoli che hanno preceduto il Mondiale si è intravista qualche crepa (sconfitte contro Brasile e Austria), ed una volta sbarcata in terra russa, la Germania ha naufragato incredibilmente.
Low è stato confermato dalla federazione, ma neanche il post-Mondiale ha riservato gloria per la Nazionale del Main shaft.
Anche la Nations League si sta rivelando un fallimento e, dopo la netta sconfitta contro l’Olanda per 3-0, la retrocessione in Lega B del Girone 1 è ormai imminente, con possibili ripercussioni anche sull’Europeo del 2020: la crisi della Germania è ormai conclamata e la luce in fondo al tunnel, almeno per il momento, non si vede proprio.
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