Nella diciottesima giornata di Serie A il Napoli esce vincitrice dal match contro la Sampdoria, che era riuscita a passare in vantaggio per ben due volte, prima con una pennellata su punizione di Ramirez e poi sul 1-2 una calcio di rigore guadagnato sempre da Ramirez e trasformato dall’ex Quagliarella. Aumenta la distanza dall’Inter e dalla Roma, sconfitte in questa giornata di campionato, ma la Juve resta a -1.

Voti e pagelle

Napoli

Reina 5,5 – La punizione di Ramirez era indirizzata nel sette, avrebbe dovuto fare davvero un miracolo per prenderla. Paradossalmente era più ‘facile’ il rigore di Quagliarella. 

Hysaj 5 – L’azione del rigore è una frittata del terzino albanese: superficiale in un controllo di palla (col tacco…) che inevitabilmente finisce sui piedi di Ramires. Lo stende una volta, e già sarebbe rigore, poi non contento lo stende di nuovo e stavolta è penalty. In difficoltà per l’intera gara.  

Albiol 6 – Con le buone e con le cattive la prende sempre, però sull’azione del rigore è colpevole anche lui: la chiusura in seconda battuta su Ramires è parecchio approssimativa. Poi torna quello di sempre anche lui e non passa più nulla. 

Koulibaly 7 – Invalicabile nell’uno contro uno, furbissimo nell’anticipo, spettacolare quando parte palla al piede e fa impazzire il pubblico, che lo adora. E ne ha motivo. 

Mario Rui 5 – Partita con meno spinta del solito ma con grande spirito di abnegazione. La Samp sul centro-destra attacca parecchio e il portoghese fa gli straordinari in contenimento. Forse troppo, visto che prende due cartellini piuttosto ingenui e costringe la squadra in dieci nel quarto d’ora decisivo del match. 

Allan 7,5 – C’è sempre, c’è ovunque. A centrocampo è un martello, eppure ha anche la freschezza di arrivare davanti al portiere a trovare il primo pareggio del Napoli, poi dà l’avvio al gol di Insigne con una splendida interdizione sulla trequarti. L’uomo in più, sempre, ovunque e comunque. 

Jorginho 5,5 – Sembra molto sulle gambe, sbaglia diversi passaggi semplici, e non è certo da lui. Perde palla e cerca di rincorrere gli avversari, ma non è freschissimo neppure nei recuperi. Sarri se ne accorge e lo cambia molto prima di quanto cambi di solito i titolari. Dal 55′ Diawara 6,5 – Approccio giusto, dà sicuramente più sostanza ad una mediana che in quel momento ne aveva un gran bisogno.  

Hamsik 7 – In realtà quando eguagli il primo non è esattamente un record, lo è quando lo superi. Hamsik per superare il Mito sceglie la Sampdoria, proprio come Diego per il 115mo, ma soprattutto sceglie il suo San Paolo, che lo acclama come un re. Ma Marek non ha un trono, ha una cattedra, e da quando ha ritrovato il gol a Torino sembra tornato il professore di sempre, non il supplente degli ultimi mesi. Dal 69′ Zielinski 5,5 – Ingresso in campo molto più molle rispetto alle ultime volte, ha almeno un paio di occasioni per costruire azioni mortifere ma spreca malamente.

Callejon 6,5 – Torna a farsi rispettare anche sottoporta: sfiora il gol del pareggio prima che lo trovi Allan, mette lo zampino anche sul gol del brasiliano. Pericolo costante quando parte alle spalle di Strinic. Dopo momenti complicatissimi sembra tornato anche lui quello dei tempi migliori. 

Mertens 7 – Ancora non trova il gol, ma in realtà gli manca solo quello. Movimenti di intelligenza tattica straordinaria, tocchi di fino a liberare i compagni e due assist spettacolari, in particolare quello ad Insigne che è una perla di rapidità nei movimenti e tecnica sopraffina. Da applausi. Il gol? Arriverà… 

Insigne 7 – Dopo il gol all’Udinese dimostra ancora una volta di essere un plus di qualità assolutamente irrinunciabile per questa squadra. Costruisce, imposta, ricama e poi finalizza pure, servito da un assist meraviglioso di Mertens. Ma è bellissima anche la finalizzazione, di prima intenzione, come qualche tempo fa non faceva mai. 

All. Sarri 6,5 – Sul piano del gioco sembra essere davvero tornato il Napoli di sempre, quello che gioca benissimo nello stretto e mostra grande personalità anche quando va in svantaggio. Qualche problema difensivo, soprattutto nella ripresa, peccato per questa tendenza a non chiuderla mai, che lascia il match in bilico fino alla fine. Con una Sampdoria così un errore grave, che poteva costare molto caro.  

Sampdoria

Viviano 6 – Ne toglie un paio che erano praticamente già in rete, non può nulla sui gol del Napoli. Risolutivo in un paio di situazioni intricate nel finale. 

Bereszynski 5,5 – In contenimento su Insigne vive una partita di grandi difficoltà, ma nel complesso non demerita o almeno non demerita per tutta la gara. Perde il napoletano sul gol, ma per il resto dà battaglia. 

Silvestre 5,5 – Il Napoli sfonda più volte nel primo tempo per vie centrali e anche lui, che è solidissimo ma piuttosto macchinoso, soffre gli scambi nello stretto dei centrali azzurri. 

Ferrari 5,5 – Impossibile tenere a bada per tutta la gara sia Mertens che Callejon, che gli sbucano ovunque. Molto più quadrato nella seconda frazione, così come tutta la difesa doriana. 

Strinic 5 – Aveva il dente avvelenato e voleva dimostrare a Sarri che la scarsa considerazione nei suoi confronti non era motivata. Invece si fa trovare sempre impreparato quando Callejon gli parte dietro, si fa sovrastare anche da Hysaj e Allan e prende due gol dalla sua parte. Missione fallita. Dall’83’ Zapata sv

Barreto 6 – Come sempre garantisce l’apporto in fase di sostanza e riesce anche a proporsi sporadicamente in avanti. Non sfigura in una partita senza esclusione di colpi. Dal 70′ Verre sv

Torreira 6 – Rompe e riparte, imposta e contiene, un tuttocampista di sicuro avvenire (non che lo scopriamo oggi…) che sarebbe niente male anche in questo bel Napoli di Sarri. Chissà se quest’unione si consumerà mai. 

Praet 5,5 – Anche lui si danna l’anima e si fa trovare pronto quando è chiamato in causa, ma perde il confronto diretto con Allan che stasera è devastante. Non lo tiene mai. 

Ramirez 7 – Una prodezza balistica straordinaria il missile che si insacca nel sette alla destra di Reina in apertura di gara, poi per tutto il primo tempo resta l’uomo più pericoloso, procurandosi anche il calcio di rigore e in generale tenendo sempre in apprensione tutta la difesa avversaria, col suo movimento tra le linee. Valore aggiunto per Giampaolo. 

Quagliarella 6 – Il Napoli è la sua squadra preferita ma è anche una delle sue vittime preferite. Oggi lo trafigge su rigore e sembra essere trafitto a sua volta, con la differenza che in questa occasione i fischi, ‘sportivi’, arrivano prima del rigore, per deconcentrarlo. Dopo c’è solo rispetto reciproco. Una bella riappacificazione dopo anni difficili con i ‘suoi’ tifosi. Dal 74′ Kownacki sv

Caprari 5,5 – Gira intorno a Quagliarella, più syaeconda punta che trequartista. L’uomo delegato a toglierela punti di riferimento alla difesa avversaria, non gioca male però va un po’ ad intermittenza. 

All. Giampaolo 6 – Il vantaggio arriva grazie ad una prodezza del singolo (Ramirez), poi però è una gran bella Samp, che in vantaggio o sul pari se la gioca sempre e comunque a viso aperto. Purtroppo arriva un’altra sconfitta: il momento è complicato, ma la sua Samp resta una delle realtà più interessanti di questo campionato.