Archiviata anche la quarta giornata di Champions League, è il momento dei bilanci, delle previsioni, dell’analisi dei dati e delle curiosità. Tra queste ultime c’è un filo sottile ed emblematico che collega il Napoli di Maurizio Sarri al Leicester di Claudio Ranieri. Entrambe in testa nei rispettivi gironi, ma con sensazioni e umori quasi opposti.
Gli azzurri, infatti, comandano il gruppo B a sette punti (come il Benfica), hanno una differenza reti migliore dei lusitani. Eppure, nonostante abbiano nove gol all’attivo (meglio delle altre tre), hanno incassato sette reti, una in più anche della Dinamo Kiev quarta. Situazione ben diversa per le Foxes: da sole in vetta al girone G con dieci punti, basterà un pareggio in casa con il Brugge per blindare la qualificazione e soprattutto sono, insieme con il Siviglia, l’unica squadra della competizione a non aver ancora subito un solo gol. Un segno importante, specie per il prosieguo della kermesse, giunto a sorpresa da una debuttante assoluta in Champions. Insomma, per i partenopei il giudizio è semplice: se si vorrà sognare un approdo oltre gli ottavi, bisognerà in primis mettere a posto i meccanismi della propria retroguardia.
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