Una vittoria che riapre, in maniera inaspettata dopo le due brutte partite del Napoli contro Roma e Inter, il campionato, stando a -2 punti dalla Juventus, prima in classifica. Partita molto sofferta con numerose azioni offensive che non sono andate a segno, contando un palo preso da Insigne su calcio d’angolo nel primo tempo e uno preso da Mertens nel secondo tempo su un tiro da fuori area. Il Genoa ha fatto buona guardia fino a quando non si è dovuta arrendere  alla testata su calcio d’angolo di Raul Albiol che spedisce la palla in rete.

Voti e Pagelle

NAPOLI

Reina 6 – Sicuro nelle uscite, raramente impegnato fra i pali. La sua difesa fa buona guardia.

Hysaj 6,5 – Si fa vedere in avanti, prova a dare una mano a Callejon con risultati anche apprezzabili. Fra i migliori della sua squadra.

Albiol 7 – Ci mette una pezza anche quando Koulibaly ha qualche momento di pausa, poi va a sbloccare il risultato con un colpo di testa perentorio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il modo migliore per festeggiare le 200 presenze in maglia azzurra.

Koulibaly 6 – Qualche leggerezza di troppo nel primo tempo, sembra un po’ distratto, sicuramente meno concentrato del solito. Meglio nel secondo tempo, quando tutta la difesa azzurra sembra prendere più le misure agli avversari.

Mario Rui 6 – Grande applicazione tattica, appoggio alla manovra offensiva molto meno frequente del solito. Una partita meno brillante delle ultime, ovviamente Roma esclusa…

Allan 6 – Prova a regalare qualcuna delle sue percussioni devastanti ma si ritrova chiuso nel mezzo. Molto più attivo nel secondo tempo, quando ci mette più sostanza che qualità ma comunque si fa rispettare.

Jorginho 5,5 – Quando nel secondo tempo il Napoli sale di livello sale di livello anche il suo gioco, che in certe situazioni deve essere essenziale. Impreciso sui calci di punizione e in qualche passaggio non ineccepibile.

Hamsik 6 – Sembra un’altra serata non proprio indimenticabile, e infatti diventa completamente da dimenticare quando inizia a toccarsi il flessore. Costretto ad uscire dopo 20 minuti, speriamo non sia nulla di grave. (Dal 20′ Zielinski 5,5 – Si impegna, si fa vedere spesso in appoggio alle punte, ma lo abbiamo visto meglio in altre occasioni. Sprazzi di talento che andrebbero dosati molto meglio).

Callejon 5,5 – Mai sul pezzo, come ha abituato invece i suoi tifosi. Anche nei tagli è sempre o in ritardo o in anticipo, gli manca la scelta di tempo. Assurdo nel finale quando fa un pasticcio insieme a Milik, davvero non da lui. Si “salva” soltanto per la solita applicazione tattica che è apprezzatissima da Sarri, dal pubblico e anche dalla squadra. (Dall’88’ Rog s.v.)

Mertens 5,5 – Dopo un primo tempo in cui non ne azzecca una, scende in campo nella seconda frazione con tutt’altro piglio. Il gol ce l’avrebbe pure, ma il palo gli dice no, clamorosamente. Ha giocato partite migliori anche lui. (Dall’80’ Milik s.v.)

Insigne 5.5 – Gioca molto sul velluto, a volte troppo. Le sue magie esaltano il San Paolo, ma la sensazione è che a volte ecceda un po’ nei preziosismi. Una “novità”, in un certo senso, ma deve capire che fa più male quando è concreto. Molto di più.

All. Sarri 6 – Prendono in giro il suo Napoli quando gioca bene e non vince (ovvero, le ultime due partite…), stasera gioca male e riesce a portare a casa tre punti che pesano come il piombo.

GENOA

Perin 6 – Grande sicurezza tra i pali e in uscita, tranne qualche battuta a vuoto tiene sotto controllo la situazione. Incolpevole sul gol di Albiol.

Biraschi 6,5 – In marcatura su Insigne, l’avversario raramente trova lo spazio giusto per incidere, complice anche l’apporto prezioso di Rosi. Ottima gara per lui.

Spolli 6 – Un po’ più impreciso nei compagni in qualche situazione di gioco, ma di certo non si può dire che non abbia tenuto bene Mertens.

Zukanovic 6,5 – Il centro-sinistra è la sua area di competenza e da quelle parti gravita Callejon. Il fatto che lo spagnolo non faccia male come al solito è una medaglia al merito per lui.

Rosi 6,5 – Più che l’esterno a tutto campo fa il terzino aggiunto, vista la pericolosità di Insigne. Arriva sul fondo di rado ma quando ci riesce sa anche rendersi pericoloso, come nell’azione al 59′ che meritava miglior sorte. Ma il suo compito era principalmente quello di aiutare Biraschi, e ci riesce bene. (Dal 78′ Rossi – Un piacevole ritorno in campo per un ragazzo che proprio non trova pace. In bocca al lupo per un finale di stagione con i fiocchi. Lo merita davvero).

Lazovic 5,5 – Nel primo tempo una splendida discesa sulla destra, conclusa però nel modo peggiore: conclusione sull’esterno della rete quando a rimorchio c’erano almeno due compagni. Non demerita, ma quell’episodio pesa: poteva cambiare completamente la partita. (Dal 61′ Taarabt 5,5 – Ballardini lo inserisce per cercare di cambiare passo, ma il suo apporto non è di quelli decisivi. Più sacrificato nel finale, quando entra anche Pepito Rossi).

Bertolacci 6 – Nel primo tempo va vicino al gol con un bel tiro dal limite, poi si mette a far legna a centrocampo come i compagni, rispetto agli altri va un po’ ad intermittenza ma comunque si disimpegna dignitosamente.

Hiljemark 6 – Centrocampista che fa bene le due fasi, si propone in avanti e dà una mano nel contenimento di Allan e Callejon.

Laxalt 6,5- Efficiente in copertura, efficace in fase propositiva. Attraversa una fase molto positiva e si vede anche stasera.

Pandev 6 – Esce fra gli applausi di uno stadio che ne ha sempre apprezzato la grande tecnica, oltre che lo spirito di abnegazione che ha sempre mostrato, e che mostra anche stasera pur senza fare sfaceli. (Dal 67′ Rigoni 6 – Non cambia molto le carte in tavola neppure lui ma dà una mano a metà campo)

Galabinov 6 – Fa peso lì davanti, anche se non è mai pericoloso sottoporta. Ma si fa valere col peso specifico, e già è qualcosa. Peccato per l’errore in marcatura su Albiol per l’1-0 del Napoli.

All. Ballardini 6 – Partita impostata benissimo, nel primo tempo ha almeno un paio di occasioni per fare il colpaccio. Riesce a far giocare male il Napoli senza neppure fare chissà che barricate, ed è una seconda nota di merito. Peccato per il risultato, che non gli sorride: avrebbe meritato qualcosa di più.