La rivoluzione silenziosa di Carlo Ancelotti è iniziata. Il primo risultato è che dopo 6 giornate di campionato, il Napoli è secondo con 5 vittorie e una sola sconfitta (3-0 a Genova in una serata da dimenticare). Lorenzo Insigne e Milik si trovano a meraviglia, il centrocampo produce una quantità di gioco impressionante, la difesa prende pochissimi gol. Unica nota stonata Mertens, che sembra davvero il lontano parente del giocatore che ci aveva fatto innamorare lo scorso anno.
Sabato prossimo c’è Juventus-Napoli e molto probabilmente riusciremo a farci un’idea di come potrà finire questo campionato. Se la Juventus dovesse vincere, andrebbe a +6 e le motivazioni del Napoli potrebbero crollare. I bianconeri stanno giocando un altro campionato e solo un eventuale pareggio terrebbe in vita le speranze dei partenopei e dell’Italia intera (quella anti-juventina), che non vedrebbe troppo di buon occhio un campionato terminato “virtualmente” a ottobre.
Quante sono le probabilità che il Napoli esca non sconfitto da Torino? Pochissime. Non tanto per il Napoli in sé, ma per la straripante forza della Juventus. Se non segna Ronaldo, segna Bernardeschi. O Dybala. O Matuidi. O Pjanic. O Mandzukic. Una corazzata che ogni partita può recitare un copione diverso con nuovi protagonisti, uno più forte dell’altro. Ancelotti lo sa bene e cercherà di mettere in campo il miglior Napoli possibile…
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