Napoli-Chievo Verona, 2-1, voti e pagelle: una rimonta che ha dell’incredibile

Una vittoria di stampo mazzarriano quella ottenuta dal Napoli contro il Chievo: le pagine degli uomini di Mazzarri si arricchirono di una serie di successi ottenuti al respiro finale, con quel non mollare mai divenuto l’emblema di una squadra capace di oltrepassare i propri limiti strutturali. Un accenno di ritorno al passato si è reso tangibile nella stretta attualità: il Napoli, dopo un primo tempo tutt’altro che esaltante, ha fallito con Mertens il calcio di rigore che gli avrebbe spianato la strada della vittoria. Come se non bastasse si è ritrovato sotto al primo ed unico spunto reale del Chievo Verona. Il clamoroso epilogo nei secondi finali: Milik bissa le sensazioni positive lasciate in eredità post Sassuolo-Napoli e stavolta fa centro sul delizioso assist di Insigne, poi è Diawara all’ultimo minuto di recupero a mandare in visibilio il San Paolo. Popolo partenopeo in lacrime, letterali e non metaforiche, una gioia incontenibile che esprime in sé il desiderio di credere ancora nella conquista dello scudetto.

Voti e pagelle

NAPOLI

Reina 5,5 – Il Chievo tira in porta una sola volta ed è gol. Non che lui potesse farci qualcosa. 

Hysaj 5,5 – Non gli fa difetto la copertura, ma di sicuro in fase di spinta potrebbe fare molto meglio. Appoggia pochissimo Callejon che si ritrova spesso da solo.
 
Tonelli 6 – Grande sicurezza nelle chiusure, non gli scappa mai l’avversario. Purtroppo gli scappa solo nel momento topico, ovvero la ripartenza di Giaccherini per il gol di Stepinski. Per fortuna un errore che non lascia strascichi.  

Koulibaly 6 – Anche lui presidia il centro della difesa senza patemi e prova anche a spingersi molto in avanti sui calci piazzati, senza grossi risultati. 

Mario Rui 6 – Si propone molto, si sovrappone spesso con Insigne e si fa valere soprattutto in percussione. 

Allan 5 – Da un mesetto a questa parte è irriconoscibile, corre tantissimo a vuoto e sbaglia anche appoggi elementari. Non è un caso se, calato lui, è calato vistosamente anche il Napoli. Dal 70′ Zielinski 5,5 – Il suo ingresso non sposta di nulla gli equilibri offensivi, semmai quelli difensivi. Ma non è certo colpa sua. 

Diawara 6 – Ritmi bassissimi, in campo sembra passeggiare. Partita insufficiente fino al 93′, quando trova un gol che può valere una stagione. Davvero incredibile. 

Hamsik 6 – Dei tre centrocampisti è il più vivo, si fa vedere in avanti e mette in seria difficoltà i difensori avversari con le sue incursioni. Si accomoda in panchina per tentare il tutto per tutto. Dal 63′ Milik 7 – Contro il Sassuolo era stato devastante, fermato solo dalla traversa, oggi si vede solo nel momento in cui pareggia. Ma è il momento giusto. Che inserimento, che gol: una liberazione. 

Callejon 5 – Sbaglia tantissimo anche sottoporta, fa sempre il movimento al contrario. Sembra aver perso il tocco magico, quel fiuto che gli consentiva di essere sempre alle spalle del difensore con la giusta scelta di tempo. 

Mertens 4,5 – Non la prende mai, si muove anche meno del solito e non riesce mai a smarcarsi. Il rigore tirato addosso a Sorrentino è solo l’ultima goccia di un vaso che già stava traboccando parecchio. 

Insigne 6 – Il più attivo lì davanti, il più attivo della squadra. Si muove alle spalle di De Paoli e lo manda spesso in crisi, creando superiorità numerica. Spreca tanto sottoporta, si arrabbia coi tifosi che mormorano un po’, poi trova un gran pallone per la testa di Milik, che vale l’1-1. 

All. Sarri 5,5 – Il Napoli costruisce anche, ma con una macchinosità nei movimenti e nella manovra che non è da Napoli. Il Chievo si difende bene, si chiude con abnegazione e intelligenza, ma un Napoli “normale” il gol l’avrebbe trovato dopo dieci minuti. Il problema è che non è più quel Napoli lì. La riprende nel finale con due episodi frutto della casualità, di un cuore grande così. Ma del gioco spumeggiante visto finora non c’è più neanche il ricordo. 

CHIEVO 

Sorrentino 7,5 – Tiri in porta in realtà non ne arrivano tantissimi, ma lui si fa valere sia in uscita sia nel controllo dell’area di rigore.

Poi mette il punto esclamativo ipnotizzando Mertens sul rigore decisivo, si gasa e inizia a parare praticamente tutto, tranne i due gol finali dove non poteva nulla. 

Depaoli 5 – Subisce costantemente l’iniziativa di Insigne, si ritrova sempre in ritardo e prende parecchi rimbrotti dal suo allenatore. Poi il fallo ingenuo che vale il rigore che avrebbe potuto cambiare la partita. Avrebbe potuto, per sua fortuna. 

Tomovic 6,5 – Fa gli straordinari non solo su Mertens ma anche in seconda battuta su Insigne. Tiene la retroguardia con sapienza e mestiere. 

Bani 6 – Una delle realtà più belle del Chievo di quest’anno è questo centrale sicuro e bravo nell’anticipo, che si è meritato anche uno stage con Di Biagio ad inizio anno. Peccato per il ritardo sul gol di Milik, che rovina una gara sopra le righe.

Gobbi 7 – Partitone dell’esperto esterno clivense, che si piazza in marcatura praticamente a uomo su Callejon e non gli fa toccare palla. Magnifico anche in diagonale. 

Bastien 6 – Nel primo tempo soffre molto Insigne e Mario Rui, poi pian piano recupera metri e porta a casa la sua buona prestazione. 

Radovanovic 6,5 – Anche lui nel primo tempo è fra quelli più in difficoltà, ma riesce a tenere botta. E anche per lui il secondo tempo è in gran ripresa. Bene così. 

Rigoni 6,5 – Non appariscente ma tremendamente efficace. Si fa sentire, corre e “rompe” su Allan e Diawara. Un’ottima gara. 

Giaccherini 6,5 – Sonnecchia per tutta la gara, sembra bolso e poco incisivo fino al 73′, quando riparte in velocità e riesce a trovare Stepinski libero per lo 0-1. Una giocata che vale tutta la partita. E chissà se un pizzico di rimpianto Sarri ce l’ha… Dall’80’ Leris sv

Meggiorini 6 – Solita gara da combattente, quando arriva il pallone lì davanti sgomita e prova a farsi rispettare, facendo salire la squadra. Praticamente il suo mestiere. Dal 53′ Stepinski 7 – Prende palla al limite dell’area, la sistema e spara a rete a colpo sicuro, mettendola nel sette. Meglio di così si muore. 

Inglese 6 – Era un po’ la sua partita, era un po’ la gara per farsi “conoscere” dai suoi prossimi tifosi, ammesso che resti a Napoli. Si fa rispettare, non devasta ma comunque fa il suo. 

All. Maran 7 – Imposta un Chievo arcigno che resiste al Napoli fino a fine primo tempo, raccoglie col rigore parato da Sorrentino e poi riparte di gran carriera quando gli avversari si scoprono, presi dal panico. La partita quasi perfetta. Peccato per il finale.  

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