Buona prova del Napoli, che nella sua seconda uscita batte il Carpi con un netto 5-1. E’ luglio ed è un’amichevole, ma il Carpi è già una squadra più forte del Gozzano, ma le indicazioni fornite ad Ancelotti sono interessanti.
Ancora schierata con il 4-3-3, la squadra azzurra passa in vantaggio dopo soli due minuti con un tiro da fuori di Allan e trova il raddoppio a fine primo tempo con Inglese. Titolari e riserve giocano insieme nella prima frazione e forniscono segnali importanti al tecnico in termini di forma, mentre l’intesa deve ancora aumentare. Ottimo, in particolare, il match di Allan, che avrà maggiori responsabilità nel reparto mediano per via dell’addio di Jorginho, ma che non sembra affatto preoccupato di ciò: un gol dopo due minuti, con una sassata da trenta metri, è il modo migliore per aprire le marcature.
Si vede anche un buon Insigne, che si fa notare per la solita rapidità, per gli assist a Jorginho e in seguito a Callejon e per altri buoni passaggi smarcanti nonché qualche conclusione pericolosa.
Il raddoppio arriva in chiusura di tempo con il grande ex Inglese, che riceve palla da Hysaj e insacca in diagonale. Buona anche la prova dell’albanese, che imperversa sulla destra con le sue solite sgroppate.
Nella ripresa si vedono altri gli componenti della rosa, tra cui Callejon: lo spagnolo sfiora subito il gol con un pallonetto e poi lo realizza mettendo in rete un altro assist di Insigne. Successivamente manda in gol anche Verdi, che mette in gol da due passi; lo stesso Verdi segna poi anche con un bel pallonetto, ma è in offside e la rete non vale. Nel finale Hamsik lancia Grassi, che a sua volta manda in porta anche Vinicius in un’azione simile a quella del gol precedente. Quasi inosservato passa, invece, il gol di testa di Piu su cross da destra di Pasciuti.
Il triplice fischio mette fine alla contesa: il Napoli ha mostrato che l’amalgama si intravede, e del resto non potrebbe essere diversamente, mentre Ancelotti sembra non voler sconfessare i dogmi del sarrismo, pur eliminandone l’eccessivo integralismo tattico, ma dovrà lavorare molto sulla creazione di schemi alternativi al consueto smistamento dei palloni verso destra. L’imprevedibilità dev’essere un valore aggiunto.
Napoli (4-3-3): Karnezis (72′ Contini); Hysaj (82′ Gaetano), Albiol (46′ Tonelli), Maksimovic (72′ D’Ignazio), Luperto (46′ Rog); Allan (76′ Ciciretti), Diawara (46′ Hamsik), Fabian Ruiz (72′ Grassi); Ounas (46′ Callejon), Inglese (46′ Verdi), Insigne (72′ Vinicius). All.: Ancelotti
Carpi (4-4-2): Colombi (70′ Serraiocco); Pasciuti, Poli (76′ Barnofsky), Ligi, Frascatore; Jelenic (72′ Saric), Sabbione, Pachonik, Piscitella (62′ Piu); Concas (70′ Machach), Nzola (53′ Tutino). All.: Chezzi e Bortolas
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