L’ anno appena cominciato porterà con sé una ventata di novità in casa Yamaha, soprattutto dal lato del box occupato da Maverick Vinales. Prima la scelta di abbandonare lo storico numero 25, con il quale ha esordito nel motomondiale, per fare ritorno al 12, vero e proprio talismano sin dagli esordi nei campionati minori. Una fase di cambiamento che non si limita alla sfera della “cabala”, ma che andrà ad interessare anche il lato tecnico: dopo l’ addio di Ramon Forcada (nel 2019 al fianco di Franco Morbidelli, ndr) il nuovo ingegnere di pista sarà Esteban Garcìa, già al seguito del pilota spagnolo ai tempi della Moto3, dove Vinales ha vinto un titolo mondiale nel 2013, al termine di un’ epica battaglia finale a Valencia contro il compianto Luis Salom e Alex Rins.
“Esteban porterà grande professionalità e una cura maniacale del dettaglio. E’ un professionista assoluto e nel corso degli anni ha sempre dimostrato di voler migliorare continuamente i team per i quali ha lavorato. Sono sicuro che porterà grande equilibrio e organizzazione all’ interno del box.”
Parole al miele quelle del pilota di Figueres che, allo stesso tempo, ammette le frizioni in un rapporto mai del tutto sbocciato con Forcada: “Quando si è chiuso il rapporto con Ramon, sono stato accusato di essere il principale responsabile della sua uscita. In realtà ogni scelta viene presa in totale condivisione con Yamaha. Non ho il potere di allontanare una persona di mia spontanea volontà. Il nostro rapporto? E’ uno dei professionisti più qualificati all’interno del paddock, nonostante tra noi non sia mai scattata la giusta alchimia che permette di raggiungere grandi risultati. Durante i GP c’è stata parecchia superficialità nella gestione di molti dettagli che, se raccontassi, provocherebbero molte risate”
Al primo appuntamento mondiale di Losail mancano due mesi esatti, ma a giudicare dalle dichiarazioni, la bagarre sembra già iniziata.
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