MotoGP Spagna 2018, Rossi e Vinales si lamentano: “Il problema è sempre l’elettronica”

E’ stato un’altro weekend di passione, l’ennesimo negli ultimi mesi, per i due piloti del team ufficiale Yamaha. Alla Catedral, nome con il quale è denominato in Spagna il circuito di Jerez de la Frontera, Valentino Rossi e Maverick Vinales hanno patito gli ormai cronici problemi con la loro M1, rimediando un 5° ed un 7° posto finali poco veritieri. Questo perchè, se davanti a loro non fossero caduti i vari Dovizioso, Lorenzo, Pedrosa, Crutchlow e Rins, con tutta probabilità il risultato conclusivo avrebbe visto il Dottore finire non meglio di 8°/9°, mentre lo spagnolo, a lungo fuori dalla top-10, sarebbe finito quasi ai margini della zona punti.

La Yamaha ufficiale di Valentino Rossi, a sandwich tra le Ducati Pramac di Danilo Petrucci e Jack Miller. Yamaha in grossa difficoltà a Jerez (foto da: motogp.com)

VALENTINO ROSSI –Alla fine, al termine di un weekend dove abbiamo sofferto tanto, raccogliere un 5° posto non è male, anche se è dovuto al fatto che davanti a me siano caduti in tanti” – spiega con franchezza Valentino – “Il problema è che siamo contenti di un quinto posto che poteva essere un ottavo e questo la dice lunga sul nostro momento. Rispetto alla gara del 2017 sono andato molto più forte, passando da un distacco finale di 38″ ad uno di 8″. Ma ho rischiato di finire comunque 8° ed è palese che dobbiamo migliorare“.

Rossi, poi, attacca in maniera poco velata la Yamaha, accusata di non reagire tempestivamente ai problemi ed alle sollecitazioni dei piloti: “E’ una situazione decisamente frustrante. E’ chiaro come bisogna intervenire ma il brutto è che non siamo abbastanza reattivi per risolvere i nostri problemi. Passano le settimane, passano le gare, passano i mesi, e la situazione resta sempre quella. La moto è sicuramente migliorata, ma gli altri di più. Sono certo che la moto abbia un buon potenziale, ma bisogna metterla a posto in fretta, altrimenti anche questo sarà un anno buttato“.

Io non penso che ci serva un cambio radicale, dobbiamo solo mettere a posto due o tre cose. Secondo me, se la Yamaha si impegnasse al 100% potrebbe riuscirci in un tempo abbastanza breve. Gli ridirò quello che penso e spero che riusciremo a migliorare entro qualche mese” – continua il nativo di Tavullia – “Per me non è una questione meccanica, ma di elettronica. Diciamo che siamo 25-75, ma quando lavoriamo sul 25% è come lavorare sulla punta dell’iceberg. E’ un peccato, perché per il resto la nostra moto è buona quest’anno. Ma spero che la Yamaha dia il 100% per risolvere questa situazione il prima possibile“.

Rossi, infine, dice la sua sull’incidente triplo tra il Dovi, Lorenzo e Pedrosa: “In questi casi credo che sia sempre un concorso di colpa, diciamo un 50-50 tra Lorenzo e Pedrosa” – sottolinea il nove volte Campione del Mondo – “Jorge è andato largo ed è tornato in traiettoria senza guardare, anche se non poteva vedere Pedrosa. Dall’altra parte, Dani ha pensato che ci fosse lo spazio, ma essendo appeso alla moto probabilmente non ha visto a sua volta Lorenzo, e quindi si sono toccati. Quando è così, se devono fare il CID, ognuno paga i propri danni“.

MAVERICK VINALES –Non ho mai avuto feeling con la moto qui a Jerez, per tutto il weekend. Dopo il Gran Premio di Austin, dove avevo concluso 2° ed avevamo fatto progressi, sono venuto qui molto motivato” – ha detto uno scoraggiato Vinales – “Ma le cose sono andate male e siamo stati riportati alla realtà dei fatti. La nostra moto è molto lontana dalla vetta adesso. Ho dovuto dare il massimo per finire settimo. Se non ci fossero state così tante cadute davanti, forse sarei arrivato al 10 ° posto“.

Viviamo una fase molto difficile. Abbiamo grandi difficoltà ma dobbiamo restare concentrati” – continua l’ex Suzuki – “Non abbiamo abbastanza grip e il guaio principale è l’elettronica. Se la pista non è perfetta, la moto non ha aderenza e ciò rende la guida impossibile. Ero dietro a Bautista e Morbidelli, che ha fatto una gara eccezionale, ma non è dove dobbiamo stare noi. Dobbiamo lottare per il podio e, se ci riusciamo, per la vittoria. È una situazione frustrante, dato che mi ritrovo a dover usare uno stile di guida diverso ogni fine settimana per avere una possibilità. A volte uso lo stile di Lorenzo, altre devo frenare molto forte. In generale, la M1 fa molta fatica ad accelerare correttamente“.

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