Terminati due giorni fa i test di Sepang con il trio composto da Valentino Rossi, Maverick Vinales e Johann Zarco, con i risultati tenuti gelosamente nascosti, anche per il team di Iwata è tempo ormai di archiviare un 2017 deludente e di andare in vacanza. Il prossimo anno la Casa dei tre diapason dovrà mostrare consistenti progressi, per consentire alla M1 di tornare a battagliare alla pari con Honda e Ducati, apparse quest’anno molto più complete.

Valentino Rossi, in posa con il casco usato durante l’ultima sessione di test in Malesia (foto da: motofan.com)

Per Valentino Rossi, invece, non è ancora tempo per riposarsi, dato che da domani sarà impegnato nel consueto Rally Monza Show. Il pesarese, ospite di Radio Deejay, ha rilasciato interessanti anticipazioni sulla prossima M1. “Direi che i test sono andati bene. Abbiamo provato a lungo con la moto con il telaio 2016, ricavandone la convinzione che sia decisamente migliore di quella 2017” – spiega Rossi – “Dobbiamo chiaramente ancora capire come sarà la prossima M1. Quel che è certo è che avrà la base della 2016 con alcuni aspetti nuovi molto interessanti. Questo è un momento decisamente delicato per la Yamaha, che dovrà fare un grosso salto di qualità da qui a Febbraio“.

Valentino torna quindi su cosa è andato storto nella stagione appena conclusa: “Il problema è stato che Vinales, appena salito sulla M1 a Novembre 2016, è subito andato fortissimo, mentre io ero in affanno sin dal primo momento. In quel momento attribuii la cosa al fatto di essere a fine stagione, pensando di essere stanco. Ragion per cui abbiamo proseguito lungo quella strada, ma è stato un errore che ci è costato tanto tempo prezioso“.

“Dalle nostre ricerche è venuto fuori che la M1 2017 era in grossa difficoltà quando c’era poco grip e le temperature si alzavano” – conclude il nove volte Campione del Mondo – “Nelle prime gare queste problematiche non erano venute fuori, dato che si correva su piste con tanto grip e a Losail, per di più, si corre di sera, con temperature più basse. Una volta rientrati a Jerez, invece, sono cominciati i guai“.