Non è stato semplice il 2017 per Bradley Smith. Alla quinta annata in MotoGP, il pilota nativo di Oxford ha avuto il non facile compito di portare all’esordio la debuttante KTM, ma ha convinto davvero poco, soprattutto nella prima parte di stagione. In particolare, molto complicato per lui è stato il confronto con Pol Espargaro e, quando impiegato come wild card, anche con il tester Mika Kallio.

Bradley Smith, durante l’ultima gara del 2017 a Valencia. L’inglese è stato confermato dalla KTM anche per il 2018 (foto da: motogp.com)

Nello specifico, Smith ha portato a casa 29 punti, frutto di otto piazzamenti nei punti (due 10° posti, Misano e Phillip Island, come migliori risultati); il compagno di squadra spagnolo, invece, ne ha ottenuti quasi il doppio (55), mentre Kallio ne ha portati a casa 11, su sole quattro gare disputate però. Tutto ciò, nel corso della stagione, ha provocato spesso voci su un possibile avvicendamento tra il britannico e il finlandese a stagione in corso.

La casa di Mattinghofen, però, ha scelto alla fine di confermare Smith e di rispettare almeno la durata naturale del contratto, in scadenza al termine della prossima stagione. A spiegare la scelta della KTM ci ha pensato Pit Beirer, direttore motorsport della Casa austriaca: “Non abbiamo mai pensato di sostituire Bradley prima del 2018, nonostante la pressione esterna dovuta ai suoi risultati di certo non positivi” – spiega a Motorsport.com Beirer – “Sia lui che Pol, a dirla tutta, si sono assunti un rischio non da poco, abbracciando un progetto totalmente nuovo, soprattutto visto che arrivavano da un team solido come il Tech 3. Hanno in pratica firmato in bianco, ben prima di poter vedere la moto. E non credo sarebbe stato giusto mandar via Smith dopo un’annata simile“.

“Noi crediamo che il talento di Bradley sia maggiore dei risultati che la pista gli ha portato e quindi abbiamo deciso di dargli tempo e fiducia” – ha continuato Beirer – “Qualcosa è andato storto e lui non ha mai avuto un gran feeling con la moto e tutto è stato peggiorato dalle continue voci che gli chiedevano quanto tempo pensava gli rimanesse con la nostra squadra. In un clima simile come si può sperare di far bene?“.

La conferma, che ha un pò sorpreso il paddock della MotoGP, secondo Beirer è servita a Smith come una provvidenziale iniezione di fiducia: “Dopo la conferma, abbiamo visto un pilota diverso, che è riuscito a completare tre gare con dei buoni risultati. La posizione in cui ci troviamo al momento è merito dei piloti e per me è stato un piacere poter confermare entrambi anche il 2018“.