Il Gran Premio d’Italia è un appuntamento molto atteso non solo dai fan nostrani, ma chiaramente anche dai piloti di casa nostra. In particolare, quelli di Borgo Panigale avranno una spinta extra a fare il meglio possibile dalle vittorie Ducati nelle ultime due edizioni della gara del Mugello, oltre che dalla necessità di arginare il tentativo di fuga di Marc Marquez, avanti al Dovi di soli 8 punti, ma reduce da tre vittorie nelle ultime quattro. Petrucci, da parte sua, si è sbloccato a Le Mans (3°) e proverà a dare continuità.
Cominciamo da Andrea Dovizioso: “Il nostro obiettivo qui è quello di vincere. Qui siamo più competitivi rispetto ad altre piste e vogliamo assolutamente questa vittoria. Ma ci sarà bisogno di essere intelligenti; cercare di ottenere a tutti i costi un risultato può portarti a commettere erroi. Per cui partiamo con la mentalità di vincere e faremo di tutto per farlo, ma non è per niente automatico“.
“Oltre a Marquez, che mi aspetto come al solito molto forte, soprattutto grazie alla confidenza datagli dagli ultimi risultati, avremo molti altri avversari” – continua il Dovi – “Dovremo fare attenzione alle Yamaha, anche se bisogna capire quanto perderanno in rettilineo, se sarà un fattore determinante per loro. Attenzione a tutte le altre Ducati e a Rins, specialmente in ottica gara, vorrà rifarsi dopo un fine settimana complicato in Francia“.
“Danilo? Qui potrebbe essere un alleato, ma sarà anche un vero avversario. Mi aspetto che darà il massimo e andrà certamente molto forte” – prosegue ancora il pilota forlivese – “Cosa conta qui al Mugello? Essere veloci. Alla fine, ti diverti se sei competitivo, altrimenti non ti diverti. Negli anni passati, per fortuna, mi sono goduto tanto il Mugello, soprattutto nel 2017“.
E’ il turno poi di Danilo Petrucci: “Arriviamo su una pista su cui siamo andati molto forte e che negli ultimi due anni è stata favorevole a noi e sfavorevole a Marquez; ma non so se sarà così anche quest’anno, anche se vogliamo fare bene. Siamo in buona forma, in particolare dopo il podio di Le Mans. E come in Francia sarà importante costruire bene il weekend e, a quel punto, credo che la gara ce la possiamo giocare. Non so se sarà possibile vincere, ma sicuramente voglio lottare per il podio“.
Al ternano viene chiesto se la prima vittoria sia un’ossessione. Lui nega: “Penso che sia un po’ come quelle cose che perdi in casa e saltano fuori proprio quando smetti di cercarle. Nei test ero andato molto forte, ma le prime tre gare non sono state buone, soprattutto perché mi ero messo pressione da solo. Quando mi sono detto che dovevo pensare a divertirmi, da Jerez in poi sono venuti fuori dei buoni risultati. E’ chiaro che la vittoria manca, ma non ne sono ossessionato. Nel frattempo bisogna quantomeno essere sempre competitivi per il podio“.
Si parla anche di futuro: “Il contratto per l’anno prossimo non c’è ancora, non è un mistero. Sto cercando di meritarmelo, ma facendo il massimo serenamente; e vorrei correre in questo team per molti anni. Se questo non sarà possibile dovrò prenderne atto e magari mettermi a fare altro, anche perché di alternative non ce ne sono” – commenta Petrucci – “Io voglio fare il massimo, ma se la Ducati mi dirà che non mi rinnova il contratto per il 2020, sarò sereno lo stesso. Ma se non sarò riuscito a fare bene con questa moto, non è che posso far meglio con altre, quindi magari mi metterò a fare altro nella vita“.
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