Tra le facce nuove che a Valencia hanno avuto l’opportunità di testare e cominciare a prendere confidenza con le motogp, c’era Jonas Folger. Il 23enne tedesco, 7° quest’anno in Moto2 con 167 punti e una vittoria all’attivo (GP di Repubblica Ceca), ha operato il salto di categoria, accasandosi al team Tech 3, dove avrà in Zarco il suo compagno di box.

Jonas Folger, con la Yamaha del team Tech 3 durante i testi del Ricardo Tormo (foto da: autonewsinfo.com)

Folger, a crash.net, ha rivelato le sue prime impressioni: “La moto era incredibile, con molta più potenza di quello che mi aspettavo” – dice il nativo di Mühldorf am Inn – “E’ bellissimo, comunque, che una moto così potente sia tanto liscia da guidare. Ha una gran guidabilità. Ci siamo concentrati soprattutto sulla parte anteriore e sul mio modo di guidare, visto che devo imparare ancora molto. Con il posteriore, invece, ho avuto subito buone sensazioni“.

“Inizialmente, ho faticato un pò nel capire fino a che punto potevo spingere moto e pneumatici” – continua Jonas – “Dopo un paio di modifiche, tutto mi è parso un pò più chiaro e le cose sono migliorate. Comunque, in primis ho pensato a non cadere e a non avere aspettative particolari, perchè poi, se non le raggiungi, rimani deluso. Ho avuto modo di seguire per qualche giro Jorge, ed è stato davvero interessante, avendo visto come lui sta in moto“.

“La differenza più grande rispetto a Moto2 e Moto3, oltre chiaramente alla potenza, sta nel modo in cui si va sull’acceleratore e sui freni” – sottolinea il tedesco – “All’inizio, impennavo troppo in uscita di alcune curve; per cui abbiamo deciso di ridurre un pò la potenza. In seguito siamo tornati ai livelli iniziali. E’ tutta questione del mio stile di guida, comunque“.

Un aspetto sul quale infine Folger si concentra, è lo sforzo fisico che richiede una MotoGP: “Cercherò di allenarmi bene questo inverno, in modo da farmi trovare il più pronto possibile per l’avvio di stagione. Soprattutto dopo il primo giorno le braccia mi facevano male, anche perchè si guida con molta tensione. Il secondo giorno è andata meglio, ma confesso che pensavo di soffrire di più“.