MotoGP, Ezpeleta: “Pronti a correre il lunedì o anche il martedì se necessario”
Il disastro organizzativo di Silverstone continua a far discutere nel paddock del Motomondiale. In Gran Bretagna, poco meno di due settimane fa, l’asfalto ‘nuovo’ dello storico circuito britannico ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza in condizioni di bagnato, non drenando la pioggia, provocando in più punti la formazione di rivoli d’acqua ed anche di veri e propri stagni in corrispondenza delle tante buche presenti.

Una situazione grottesca, della quale ha pagato le conseguenze in primis Tito Rabat, prima scivolato alla Stowe e, dopo essersi rialzato, colpito nella via di fuga dalla moto di Franco Morbidelli, rimediando fratture a femore, tibia e perone della gamba destra, chiudendo in anticipo la sua stagione. Poi il pubblico, per ore sotto l’acqua la domenica, in attesa di un miglioramento nelle condizioni mai avvenuto, che ha portato infine alla cancellazione dell’evento, prima volta nell’era Dorna.
Nelle concitate ore che hanno preceduto la decisione, Dorna aveva provato a proporre lo slittamento del programma al lunedì seguente, tra l’altro anche giorno di festa in Gran Bretagna, incontrando però la ferma opposizione soprattutto di team e piloti, oltre che degli organizzatori. Nel giovedì di Misano, interpellato in proposito, Carmelo Ezpeleta ha spiegato di essere al lavoro per evitare il ripetersi di situazioni simili, prevedendo per regolamento di poter correre il lunedì (o anche il martedì) seguente la domenica di gara.
“È stato un vero peccato non poter correre a Silverstone. Ma l’abbiamo vissuta come una esperienza. Ci ha fatto pensare a quello che possiamo fare affinché una situazione del genere non si ripeta” – ha detto il CEO di Dorna al sito ufficiale della MotoGP – “È importante che tutti sappiano che, se non si può correre la domenica, lo faremo ugualmente, il lunedì o anche il martedì, se necessario. Avviserò i piloti che, in qualunque caso, si correrà sicuramente, sempre che ne sussistano le condizioni. Faremo capire loro di essere pronti per gareggiare il giorno seguente alla cancellazione, o quello dopo. E lo diremo anche agli organizzatori“.