Nel weekend di Motegi, la MotoGP ha vissuto un’importante riunione della Grand Prix Commission, vertente il tema dei test privati per quanto riguarda la MotoGP. L’obiettivo dichiarato era quello di porre un freno all’andazzo degli ultimi anni, con i team impegnati ad usare i cinque giorni a disposizione con i piloti titolari per provare su circuiti sui quali si sarebbe corso poco dopo (anche nei giorni immediatamente seguenti), in modo da avere l’assetto già bello e pronto.
Ebbene, la Grand Prix Commission ha cambiato direzione, abbandonando il totale lassismo di questi anni, imponendo che, dal 2018, sol0 tre delle giornate di prove con i titolari potranno essere completate su piste su cui si deve ancora correre, e mai nei 14 giorni precedenti l’evento. In più, entrerà in vigore il divieto di provare durante la pausa estiva, per la precisione tra il 16 Luglio ed il 2 Agosto.
Per quanto riguarda le squadre addette ai test, le case dovranno indicare i tre circuiti su cui potranno girare in qualsiasi momento, rispettando anche in questo caso il vincolo dei 14 giorni prima di una gara. Inoltre i collaudatori potranno girare anche nei tre giorni che precedono l’apertura dei test invernali dopo la pausa. Tutto confermato per quanto riguarda le sessioni di test collettivi pre campionato. Ulteriori restrizioni entreranno in vigore dalla stagione 2019, poichè le sessioni di test collettivi passeranno da tre a due giorni ciascuna e due delle cinque giornate di test privati a disposizione andranno completate tra la fine del campionato e il 30 Novembre (nella seconda metà del mese per capirci).
Novità anche riguardo le wild card, poichè ogni costruttore ne potrà utilizzare un massimo di tre a stagione dal 2018. Viene mantenuta una deroga per quelle case che dispongono ancora delle concessioni, che ne potranno utilizzare sei, ma che non potranno essere concesse in eventi consecutivi. Dal punto di vista tecnico, il pilota wild card è limitato all’utilizzo di tre motori. Le specifiche tecniche del motore, dell’hardware, dell’ECU e dell’elettronica devono essere uguali a quelle degli altri prototipi.
Ultimo argomento toccato dalla riunione giapponese è la sicurezza, con l’approvazione delle regole sui multi airbag. Dal 2018, tutte le tute dovranno essere dotate di questo sistema, che protegge dagli infortuni durante una caduta.
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