La Honda, grazie anche al fenomeno Marc Marquez, viene da un periodo di grandi successi in MotoGP, dato che è riuscita ad aggiudicarsi il Mondiale tre volte negli ultimi quattro anni. A Sakura non hanno la minima intenzione di abdicare e, per farsi trovare pronti ai nastri di partenza del 2018, si lavora alacremente intorno alla moto che gareggerà il prossimo anno.
Oltre ai due piloti ufficiali HRC, molto importante negli ultimi anni è stato anche il lavoro di Cal Crutchlow, che si appresta ad iniziare il quarto anno alle dipendenze di Lucio Cecchinello presso il team LCR. Contattato da Motorsport.com, il pilota inglese ha parlato di cosa si aspetta dal nuovo prodotto della Honda, sottolineando come sia lui che Marc Marquez abbiano dato agli ingegneri giapponesi praticamente le stesse indicazioni.
“Per il 2018 mi piacerebbe avere una RC213V più ‘naturale’ o più neutra, ma non è così semplice. E’ assai difficile costruire qualcosa di diverso, dato che potremmo perdere i nostri punti forti” – ha spiegato il nativo di Coventry – “Ad esempio l’entrata in curva, dove quest’anno sembra che abbiamo perso un pò d’efficacia, forse anche perché sono migliorati gli avversari. Noi vogliamo mantenere i nostri punti positivi, ma dovremmo fare qualcosa per rendere la moto migliore in altre aree. Ciò non comporterà uno stravolgimento della moto, anche se spero che, nel complesso, la moto risulti più facile da guidare“.
“Marquez, e anche Pedrosa, hanno chiesto esattamente le stesse cose che ho chiesto io, anche se è strano, dato che di norma penso e guido in maniera differente da loro” – prosegue Crutchlow – “Loro non hanno guidato altre moto al di fuori della Honda, ma al momento le nostre priorità sembrano le stesse. Per me è positivo avere una stessa linea di pensiero tra noi per quanto riguarda lo sviluppo della moto e sono convinto che le nostre richieste verranno accolte“.
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