Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, presente alla presentazione della GP17, ha mostrato chiaramente di credere nel progetto della scuderia di Borgo Panigale, lanciando anche una frecciatina niente male ad un ex che non è riuscito a lasciare il segno in “rosso”, Valentino Rossi.
“Dall’Igna occupa una posizione davvero invidiabile” – esordisce Domenicali a Motorsport.com – “Ha tutto per fare bene e noi vogliamo toglierci tutte le scuse. Bisogna chiarire che noi non partiamo come favoriti in questa sfida mondiale. Non è volersi nascondere: ma c’è una moto nuova e un pilota che si deve adattare alla squadra“.
L’AD di Ducati individua il favorito principale nell’attuale campione in carica: “Marc Marquez di sicuro. È inequivocabile che sia lui. Ha vinto tre degli ultimi quattro titoli mondiali ed ha solo 23 anni. Se ne avesse 38 si potrebbe pensare che sia in calo, ma è giovanissimo e, quindi, il favorito è lui“.
Nel caso dovesse andar male, Domenicali sostiene che non sarebbe un dramma: “Se andrà bene sarà un trionfo. Se andrà male, andrà comunque bene perché gli ingredienti che abbiamo oggi sono diversi da quelli che avevamo nel recente passato“.
Domenicali, quindi, si concentra sulla scelta di Jorge Lorenzo e sulla possibile reazione degli appassionati nostrani: “Il tifo è bello e in ogni paese che si rispetti c’è il bar sport e ci sono due tifoserie: interisti e milanisti, juventini e torinisti, per cui ci sono anche valentiniani e ducatisti. Non morirà nessuno. Finché il tifo è civile, senza fischi, sputi o buh, vinca il migliore. E’ chiaro che stiamo provando a fare una cosa che il pilota più famoso non è riuscito a fare sulla nostra moto. È chiaro che se ci riusciamo, la cosa diventerà imbarazzante, ma è anche chiaro che sono cambiati i tempi e c’è un’altra moto. Il passato ormai è andato“.
“Lui è un fortissimo pilota italiano che è candidato al titolo” – prosegue Domenicali – “Noi siamo una marca italiana, la più forte che partecipa alla MotoGP, senza far torto a nessuno, e abbiamo un pilota italiano molto forte ma meno titolato di Valentino che è Andrea. Inoltre abbiamo un pilota titolato come Jorge che ha fatto vedere di cosa è capace. Divideremo le tifoserie. Mi piacerebbe che gli italiani considerassero cosa rappresenta la Ducati. Abbiamo tutti ingegneri italiani che escono dalle nostre Università e che portano orgogliosamente la bandiera del made in Italy in giro per il mondo. In questo Paese spesso dannato, con realtà industriali che incrementano sempre meno i posti di lavoro, mi piacerebbe che qualche italiano facesse il tifo per noi non solo per Jorge o Valentino, ma perché siamo una realtà italiana. Quindi giochiamo due contro uno: Ducati più Dovi contro Valentino“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.