MotoGP Austria 2017, delusione Yamaha. La gestione del posteriore è ancora un problema

In Austria la Yamaha può dirsi ufficialmente in crisi. I due piloti, Maverick Vinales e Valentino Rossi, si sono presentati ai giornalisti delusi e scuri in volto, al termine di una gara che non ha regalato soddisfazioni. Dopo un buon avvio, Rossi non è riuscito a stare con i migliori, perdendo definitivamente contatto con un errore, arrivato dopo aver subito un doppio sorpasso da parte della coppia Zarco-Pedrosa. Gara anonima anche per Vinales che, allo stesso modo del compagno di box (anche se prima), sbaglia e vede volar via i rivali, finendo dietro alla Yamaha Tech 3 di Johann Zarco. Una gara che complica molto la corsa iridata del duo della casa di Iwata: Vinales è ora 3° a 24 lunghezze da Marquez; Rossi, a sua volta, è 4° a 33 punti dallo spagnolo della Honda HRC.

Ancora una gara da dimenticare in casa Yamaha, con Vinales e Rossi (in foto) che hanno conluso 6° e 7° (foto da: motogp.com)

MAVERICK VINALES (6°) –Praticamente, sin dai primissimi giri non ho avuto abbastanza grip al posteriore, ma non so se sarebbe andata meglio con delle altre gomme” – spiega lo spagnolo – “Credo che sia un problema di sintonia, non siamo in grado di far lavorare le Michelin. Non avevo mai visto la moto pattinare tanto come in questa gara. La cosa strana è che Zarco era competitivo, mentre noi no. Accelerava decisamente meglio, per cui credo che il problema sia di assetto più che di pneumatici. C’è qualcosa di sbagliato in quello che facciamo e ovviamente, se vogliamo lottare per il titolo, non possiamo permetterci altre gare simili“.

Forse non dovremmo continuare a cambiare il telaio, ma concentrarci su uno e migliorare la moto. Dietro a Pedrosa mi sono reso conto che la Honda è decisamente migliore in accelerazione” – continua Maverick – “Io mi sento in forma a livello di testa e di guida, ma c’è qualcosa sulla moto che non va. Fino a quando non troveremo il motivo sarà difficile migliorare la nostra posizione. La squadra sa meglio di me che ho cambiato molto il mio stile di guida e che ora non posso essere aggressivo. Ho sempre frenato molto forte, ma ora devo adattarmi alla moto. La prossima gara è a Silverstone e spero di poter fare la mia parte“.

VALENTINO ROSSI (7°) –Ieri ho fatto dei long run con la media e la dura ed ero piuttosto veloce. Ma lo ero anche nei primi giri oggi, perché sono riuscito a rimontare ed ero dietro a Marquez ed alle due Ducati, nel gruppetto che conta. Il problema è stato che dopo 12 o 13 giri ho avuto un grande calo della gomma posteriore e da lì è diventato tutto molto difficile” – ha spiegato il Dottore – “La seconda parte della gara è stata molto dura. Sfruttiamo troppo la gomma posteriore e facciamo fatica ad arrivare in fondo, specialmente su alcuni tracciati. Dovremo cercare di capire il prima possibile come fare per essere veloci sfruttando meno la ruota dietro, altrimenti a fine gara non possiamo essere competitivi“.

Io penso che dobbiamo lavorare meccanicamente e anche a livello di elettronica, perché ho l’idea che sia la Ducati che la Honda abbiano fatto uno step per quanto riguarda il consumo della gomma. Se dovessi rifare la gara tra un’ora, non saprei cosa cambiare, perché abbiamo fatto di tutto per evitare questo problema e non ci siamo riusciti” – continua il pesarese – “Io ho fatto metà gara con le Honda e le Ducati e l’altra metà con le altre due Yamaha. Ho visto che noi siamo molto in difficoltà in accelerazione rispetto agli altri quando cala la gomma“.

Rossi non crede, almeno al momento, nelle chance iridate: “Non posso pensarci quando arrivo 7°. A Brno ero veloce, ma ho perso l’occasione di fare il podio per il ‘flag to flag’. Qui abbiamo fatto un po’ più fatica, ma neanche tanta, perché nelle prove non ero messo male. Purtroppo ieri la seconda gomma morbida non ha funzionato e non avevo grip, altrimenti sarei potuto partire in prima fila. Non ho fatto il giro veloce per mezzo decimo, ma il problema è stato che dopo pochi giri la gomma è finita ed è su quello che ci dobbiamo concentrare. Non so quanto tempo ci vorrà, ma magari Silverstone può essere una pista più simile a Brno, dove la nostra moto può essere veloce“.

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