L’ennesimo dominio di Marc Marquez in terra texana, in quel del Circuit of the Americas di Austin, oramai non fa più notizia. In sei viaggi a quelle latitudini del Motomondiale, il pilota Honda non ha praticamente lasciato nemmeno le briciole agli avversari, con 6 vittorie, 6 pole e 5 giri record, con un controllo in pista disarmante. Nella giornata di ieri, Marc è partito dalla quarta casella dopo la penalità a fine qualifiche, ma già a metà primo giro era in testa, dopo aver infilato Iannone. Da lì in poi è stata la solita cavalcata in solitario di Marquez.

Marc Marquez festeggia con i membri del team HRC (e la bandiera di Hayden) l’ennesima vittoria ad Austin (foto da: motogp.com)

“Credo di aver spinto decisamente in questo weekend, dato che sono anche caduto due volte. Sono stato sempre molto concentrato, perché volevo fare una gara perfetta” – ha commentato a caldo Marc – “Non penso di aver mai fatto una gara così, spingendo dal primo giro all’ultimo. Ci voleva, visto che mi sentivo bene e il set-up della moto mi ha aiutato molto”.

“Sono partito al massimo nei primi giri, poi ho calato un pochino il ritmo. Non era facile gestire al meglio gli pneumatici e non ero nemmeno al top della forma, dato che sabato avevo un pò di influenza. Ciononostante, ho fatto una bella gara. Se c’è qualcosa che non mi ha soddisfatto? Forse il fatto che ho fatto troppi giri da solo. Questo ha reso la gara davvero molto lunga“, ha proseguito lo spagnolo.

Le polemiche seguite ai fatti di Termas de Rio Hondo non lo hanno scalfito: “Quello che è successo in Argentina lo sento, sono un essere umano. Nei due giorni successivi ad una gara cerco sempre di capire cosa ho fatto male e cosa ho fatto bene; subito dopo, però, volgo il mio pensiero alla gara successiva. Ciò detto, sotto pressione di solito riesco a lavorare ancora meglio“.

Sugli avversari, Marquez dice di temere ancora la Ducati, pur se in Texas non si sono esibiti al meglio della forma: “La Ducati mi fa sempre la stessa paura, anche perché nel 2017, quando partimmo da Austin, erano molto più indietro. Dovizioso qui non è andato molto bene, come era prevedibile vedendo le caratteristiche della loro moto. Ma è comunque in vetta al campionato, e in Europa tornerà molto forte“.