Dopo il debutto di Losail dello scorso 18 marzo, il Motomondiale si prepara a tornare in pista a tre settimane di distanza. Alle porte c’è la trasferta nel continente americano, con il Gran Premio d’Argentina previsto nel weekend del 6-8 aprile e con il Gran Premio delle Americhe in programma due settimane dopo (20-22 aprile). Entrambi i circuiti che saranno lo scenario di questi appuntamenti, Termas de Rio Hondo ed Austin, stanno subendo in questi giorni dei lavori, in vista dello sbarco del Circus a due ruote.

Particolarmente importanti quelli in atto sul circuito argentino, dove circa metà pista è stata riasfaltata, in modo da rimuovere delle criticità dal tracciato. Nello specifico, sono stati rifatti 2.4 km su 4.8 di lunghezza totale del circuito, ovvero le prime quattro curve, il tratto tra curva 11 e 12, ed infine il cambio di direzione immediatamente precedente la linea del traguardo.
Presente a Termas de Rio Hondo in occasione della gara della Superbike argentina, l’ex pilota del Motomondiale Sebastian Porto si è espresso sui lavori a Motorsport.com: “La maggior parte delle aree critiche è stata riasfaltata. Non tutta però, dato che c’erano punti della pista in condizioni ottime” – ha spiegato il 39enne nativo di Rafaela – “C’erano delle sconnessioni all’ingresso dei due lunghi rettilinei, che provocavano forti scuotimenti alle moto. Li avevo provati io stesso, girando sulla pista prima del via dei lavori. C’erano davvero tanti avvallamenti”.
“Ora l’asfalto è perfetto, sia per quanto riguarda le sconnessioni che il grip. Si stanno soltanto ultimando dei lavori per ridurre il salto nei punti di giuntura tra il nuovo ed il vecchio asfalto. In particolare, si sentono abbastanza, specialmente prima dell’ultima curva“, ha concluso Porto.
Questi lavori hanno spinto la Michelin, non avendo né loro né i team dati sul tipo di aderenza che troveranno i piloti nei tratti riasfaltati, a portare per il Gran Premio d’Argentina un’opzione in più, sia all’anteriore che al posteriore, riguardo le mescole disponibili. Così, il numero di soluzioni a disposizione dei piloti salirà a quattro.
Per quanto riguarda il Circuit of the Americas di Austin, i lavori vertono soprattutto sulla riduzione dei tanti avvallamenti (bump) presenti lungo il circuito. Imperfezioni dovute alle macchine che circolano durante l’anno sul circuito texano, e in particolare le monoposto di Formula 1. Dopo le tante critiche degli anni scorsi, i lavori si stanno concentrando su tutto il tratto che va da curva 1 fino a curva 12, ovvero la fine del lungo rettilineo di ritorno.
Gianluca Zippo
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