MotoGP 2018 Thailandia, Analisi Gara – Marquez ‘Dovi Style’. Il titolo è ad un passo

Il debutto del Gran Premio di Thailandia, visto con sospetto e distacco alla vigilia dai piloti in primis, ha superato l’esame con il massimo dei voti. Il circuito di Buriram non sarà il top, soprattutto dal punto di vista scenografico; fatto sta che ha regalato tre gare assolutamente emozionanti e tutte risolte all’ultimo giro (se non all’ultima curva). Marc Marquez, al termine dell’ennesimo, spettacolare duello con Andrea Dovizioso, la spunta usando proprio i metodi del pilota Ducati, e si mette in condizione di poter festeggiare il settimo titolo già a Motegi. Una gara, quella di Buriram, che ha visto una Yamaha nuovamente competitiva, con Maverick Vinales sul podio e Valentino Rossi subito dietro. Le altre categorie hanno riservato grandi soddisfazioni (e una amarezza non da poco) ai nostri colori. In Moto2, Francesco Bagnaia allunga ancora su Miguel Oliveira, grazie anche all’aiuto di Luca Marini, per una splendida doppietta dello SKY Racing Team VR46. In Moto3, i nostri hanno occupato tutto il podio, con Fabio Di Giannantonio davanti a Lorenzo Dalla Porta e a Dennis Foggia. In ottica campionato, però, un dolorante Jorge Martin ringrazia Enea Bastianini, che stende all’ultimo giro Marco Bezzecchi.

Marc Marquez ed Andrea Dovizioso si fanno reciprocamente i complimenti, dopo il gran duello che ha animato il finale della gara di Buriram (foto da: motogp.com)

MARC MARQUEZ L’INSAZIABILE. IL TITOLO PUÒ ARRIVARE GIÀ IN GIAPPONE. DOVI CI PROVA, MA STAVOLTA DEVE ARRENDERSI

68 vittorie in carriera (114 podi totali), 42 in MotoGP, 7 nel 2018, il primo a mettere il sigillo sulla new entry Buriram sia in qualifica che in gara. E, come se non bastasse, 77 punti di vantaggio sul primo inseguitore a quattro prove dalla fine, con la concreta chance di chiudere il discorso iridato al primo match point, nel prossimo appuntamento di Motegi. Numeri e musica per Marc Marquez, ormai prossimo a laurearsi per la settima volta Campione del Mondo. Eppure, nonostante lui e la Honda fossero visti come i favoriti d’obbligo in Thailandia guardando ai test disputati lo scorso febbraio, il catalano ha dovuto sudare le proverbiali sette camice. Sia al sabato, con Valentino Rossi fermatosi ad appena 11 millesimi dal miglior tempo del #93. Sia (e soprattutto) in gara, dove Andrea Dovizioso, una volta di più, si è dimostrato fiero avversario del fenomeno di Cervera, tenendo tutto in sospeso fino all’ultima curva.

Andrea Dovizioso (2°), Marc Marquez (1°) e Maverick Vinales (3°) in posa, al termine del Gran Premio di Thailandia (Fonte: twitter.com/MotoGP)

Partito bene dalla pole, Marc prova a menare le danze sin dai primi metri, ma non riesce a fare la differenza. Una volta superato da Rossi e Dovizioso, lo spagnolo resta ad osservare lo sviluppo della situazione e la gara si trascina così per alcune tornate. Ai -16, il Dovi rompe gli indugi, scavalcando Valentino, imitato subito da Marquez. Le polveri s’incendiano ai -4, quando Marc attacca Andrea in fondo al lungo rettilineo, arrivando però lungo e subendo così la replica immediata dell’italiano, che incrocia perfettamente la traiettoria. Il terzultimo giro è decisamente infuocato: il primo botta e risposta arriva tra le curve 8 e 9, seguito da un altro in corrispondenza dell’ultima curva. In ogni occasione, il Dovi ha la prontezza di replicare immediatamente ad ogni mossa dello spagnolo.

Il capolavoro di Marquez, però, arriva all’ultimo passaggio. Alla staccata di curva 5, il pilota HRC attacca in modo pazzesco il rivale, andando in piega addirittura con la posteriore sollevata. Stavolta Andrea non riesce a reagire immediatamente e ci prova all’ultima curva. Il forlivese si butta all’interno, ma viene ripagato con la sua stessa moneta, dato che Marquez lascia passare la Ducati, per poi incrociare e batterla in volata. Un successo simbolico, dato che finora Andrea l’aveva sempre spuntata nei tre precedenti duelli all’ultima curva (Red Bull Ring e Motegi 2017, Qatar 2018).

Ultima curva dell’ultimo giro a Buriram. Dovizioso attacca all’interno Marquez che, dopo aver lasciato sfilare l’avversario, incrocia e lo supera in accelerazione, andando a vincere. Subito dietro si nota anche Vinales (foto da: motogp.com)

 

Adesso arriva Motegi dove, come un anno fa, il Cabroncito potrà far partire la festa per un nuovo titolo iridato. Con 77 punti di vantaggio, a Marc basterà davvero poco per confermarsi per il terzo anno di fila. Infatti lo spagnolo potrà festeggiare anche solo giungendo davanti a Dovizioso. L’italiano, al contrario, per rimandare almeno di una settimana l’inevitabile, dovrà ovviamente precedere sul traguardo il rivale; ciò potrebbe non bastare se Marquez limiterà la perdita di punti a non più di 2 (ad esempio Andrea 4° e Marc 5°). Ciò detto, anche a Buriram Ducati e Honda si sono mostrate le moto più competitive, spartendosi quasi il circuito, con la prima metà più favorevole alla Rossa e la seconda più congeniale alla RC213V, con Marquez a fare ancora una volta la differenza. La prima parte di stagione continuerà a provocare un grosso rammarico sia a Dovizioso che a Borgo Panigale; ma c’è da ammettere che con un Marquez così sarebbe stato lo stesso durissima spuntarla. Un pensiero anche per il povero Jorge Lorenzo. Sbarcato a Buriram ancora acciaccato dopo il volo di Aragòn, il maiorchino ne ha subito un altro ancor più pesante nelle PL2, dovendo abbandonare la contesa con anche una microfrattura al polso sinistro.

YAMAHA: VINALES E ROSSI RISPONDONO PRESENTE. MA SERVE LA CONTROPROVA

Toh, chi si rivede! Dopo settimane di polemiche e di prestazioni ai limiti dell’imbarazzante, in Thailandia arriva un raggio di sole per la Yamaha. La Casa di Iwata, dopo aver faticato tantissimo nelle ultime uscite, torna sul podio con Maverick Vinales, il quale mancava in top-3 dal Gran Premio di Germania. Valentino Rossi, dopo aver sfiorato la pole, è giunto subito alle sue spalle, in 4° posizione. Una M1 apparsa rinvigorita sin dalle prime sessioni di libere, molto veloce in qualifica e che si è fatta valere in gara. Rossi ha anche guidato per uno spezzone, salvo poi andare un pò in crisi negli ultimi giri, subendo il sorpasso anche di Vinales che, dopo il solito avvio in affanno, è venuto fuori ed è giunto ad un soffio dai due litiganti. Bisogna però essere onesti. Maverick è riuscito a restare alle calcagna del Dovi e di Marquez grazie al fatto che si sono rallentati a vicenda, altrimenti sarebbe arrivato con del distacco. Ora bisogna capire se questo risultato sia la classica rondine che non fa primavera, oppure l’avvio di una ripresa. Entrambi i piloti (Vinales soprattutto) hanno evidenziato un nuovo metodo di lavoro nel box Yamaha. In Giappone capiremo meglio.

La Yamaha è tornata a fornire una buona prestazione in Thailandia, tornando sul podio con Maverick Vinales (3°), in foto davanti a Valentino Rossi (4°) (foto da: motogp.com)

GLI ALTRI: SI RIVEDE ZARCO, BENE ANCHE RINS. CHE PECCATO PER PEDROSA

Riassapora le prime posizioni Johann Zarco. Il francese del team Tech 3 ha chiuso al 5° posto, ottenendo il miglior risultato dal 2° posto nel Gran Premio di Spagna dello scorso 6 maggio. Buona anche la prestazione di Alex Rins, che ha condotto la sua Suzuki in 6° posizione, immediatamente alle spalle di Zarco e a soli 3″ dal primo posto. Un pò deludente il 7° posto di Cal Crutchlow, che comunque si consola con il primato tra i privati, sfruttando anche la giornata no di Danilo Petrucci, domenica 9° e preceduto anche da Alvaro Bautista, mentre il compagno di box, Jack Miller, ha completato la top-10. Deluso anche Andrea Iannone, solo 11° dopo una partenza complicata. Il Gran Premio di Thailandia ha regalato punti anche ai vari Hafizh Syahrin, Aleix Espargaro, Franco Morbidelli e Bradley Smith. Fuori dai 15 Redding, Abraham, Simeon, Torres (bene lo spagnolo), Luthi e Pol Espargaro. Due i piloti ritirati per delle scivolate, ovvero Nakagami (a due giri dalla fine) e Pedrosa (ai -8). Per il pilota HRC la caduta in curva 5 ha rappresentato una vera disdetta, visto che stava facendo una delle migliori gare dell’anno, con un ritmo che lo stava riportando sotto ai primi, con delle chance, probabilmente, anche di giocarsi il podio.

A cinque mesi di distanza dall’ultima volta, Johann Zarco torna in top-5, concludendo la prova thailandese in 5° posizione (foto da: motogp.com)

MOTO2: SKY VR46 vs KTM, DUELLO ENTUSIASMANTE. SORRIDONO PECCO E LUCA

La Middle Class ha vissuto a Buriram una delle gare più intense dell’anno. A festeggiare è stato tutto lo SKY Racing Team VR46, protagonista con una magnifica doppietta firmata da Francesco Bagnaia e da Luca Marini. Il torinese ha ottenuto la 7° vittoria stagionale, stavolta partendo dalla seconda fila. Sin dai primi chilometri si scatena la bagarre con il duo KTM, con tanto di momento ad alta tensione al giro 5 quando, alla staccata in fondo al lungo rettilineo, Binder si fionda all’interno di Bagnaia ed Oliveira, finendo lungo; nel richiamo, c’è anche un contatto tra i due rivali per il titolo, fortunatamente senza conseguenze. Un errore subito dopo rimette avanti le KTM, ma Bagnaia reagisce e si riprende la vetta con un nuovo sorpasso sul portoghese ai -13. Da questo momento in poi, Pecco allunga decimo su decimo, fino ad arrivare solitario sul traguardo.

La gioia di Francesco Bagnaia, di Luca Marini e degli uomini dello Sky Racing Team VR46, dopo la doppietta di Buriram (foto da: motogp.com)

Alle spalle dei primi tre, dopo aver battagliato per tutta la prima fase con Quartararo, risale anche Luca Marini. Il fratellastro di Rossi, dopo aver anche rischiato con un errore in frenata di curva 5, si accoda alle KTM proprio nel finale. Ai -3 si libera di Binder e, proprio nell’ultimo giro, fa un grosso favore al compagno di box superando anche Oliveira. Una doppietta che consente a Bagnaia di portarsi a +28 sul rivale (259 a 231), seguito sotto la bandiera scacchi da Binder e da Fabio Quartararo. Sfortunata la gara del poleman Luca Baldassarri e di Alex Marquez, entrambi caduti, e del duo Schrotter-Mir, a contatto (e in terra) già alla prima curva. Una top-10 completata da Mattia Pasini (6°), Iker Lecuona, Tetsuta Nagashima, Andrea Locatelli (9°) e Simone Corsi (10°). L’unico altro italiano al traguardo, Federico Fuligni, ha chiuso 25°, mentre si è ritirato Stefano Manzi.

MOTO3: IL PODIO È TUTTO ITALIANO. MA MARTIN SE LA RIDE

Tante emozioni anche nella Entry Class. Epilogo dolce-amaro per i nostri colori dato che, se da una parte festeggiamo un podio tutto tricolore, dall’altra c’è rammarico per il contatto che, all’ultimo giro, ha messo ko Enea Bastianini e, soprattutto, Marco Bezzecchi il quale, a causa del secondo ritiro nelle ultime tre gare, finisce a -26 da Jorge Martin, giunto 4° e dolorante dopo una bella rimonta, con non pochi brividi. Questa situazione permette al compagno di team dello spagnolo, Fabio Di Giannantonio, di rilanciarsi in ottica mondiale, visto il -29 da Martin. Di Giannantonio ha vinto la gara di Buriram soprattutto grazie ad un grande ultimo giro, che gli ha permesso di evitare attacchi vari all’ultima curva. Alle sue spalle giunge un ottimo Lorenzo Dalla Porta, davanti ad un Dennis Foggia che arpiona il primo podio di carriera dopo esser partito 25°.

In Thailandia, il podio della Moto3 parla tutto italiano, con Fabio Di Giannantonio (1°), Lorenzo Dalla Porta (2°) e Dennis Foggia (3°) (foto da: motogp.com)

Parlavamo della caduta tra Bastianini e Bezzecchi. Marco, dopo aver cominciato al comando l’ultimo giro, viene infilato da Di Giannantonio e da Dalla Porta in curva 3. Prova a tenere le ruote degli avversari, ma all’ultima curva subisce l’attacco dell’alfiere del team Leopard; Enea pinza forte, ma perde l’anteriore e la sua moto travolge quella del connazionale. Alle spalle dei primi quattro si sono classificati Gabriel Rodrigo (5°), Vicente Perez (miglior risultato di carriera), Nicolò Bulega (7°, miglior risultato stagionale), Marcos Ramirez, Somkiat Chantra e Jakub Kornfeil (10°). A punti anche Andrea Migno (11°) e Tony Arbolino (14°); classificato Stefano Nepa (19°). Out anche Niccolò Antonelli.

La caduta di Enea Bastianini all’ultimo giro della gara della Moto3 a Buriram, tirandosi giù anche Marco Bezzecchi (foto da: motogp.com)

 

Dopo una pausa di due settimane, il Motomondiale tornerà in pista nel weekend del 19-21 ottobre, con il Gran Premio del Giappone a Motegi, prima tappa del consueto trittico, comprendente anche Australia e Malesia.

Seguici su Telegram

Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.

Copyright © stadiosport.it - È vietata la riproduzione di contenuti e immagini, in qualsiasi forma.

I migliori Bookmaker

I migliori siti di Scommesse in Italia

Caratteristiche:
Scommesse e Casinò
BONUS FINO A 1.315€

Puoi giocare solo se maggiorenne. Il gioco può causare dipendenza patologica.

Caratteristiche:
Bonus Sport
15€ FREE

+ FINO a 300€ di BONUS sul PRIMO DEPOSITO

Caratteristiche:
Fino a 500€ Bonus Sport
+250€ Play Bonus Slot al primo deposito

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Informati su Probabilità di Vincita

Caratteristiche:
Offerta di Benvenuto
Bonus fino a 260€

+ 30 Free Spin su Book of Kings

IL GIOCO È RISERVATO AI MAGGIORENNI E PUÒ CREARE DIPENDENZA PATOLOGICA.

Caratteristiche:
5€ SENZA DEPOSITO
+ Bonus Benvenuto fino a 300€

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza patologica. Probabilità di vincita sul sito ADM.

Scopri tutti i Bookmakers
Copyright © 2011 - 2024 - stadiosport.it è un sito di proprietà di Seowebbs Srl - REA: LE 278983
P. IVA 04278590759 Testata giornalistica iscritta al Tribunale di Lecce N.12/2016
Tutti i diritti riservati. Le informazioni contenute su stadiosport.it non possono essere pubblicate, diffuse, riscritte o ridistribuite senza previa autorizzazione scritta di stadiosport.it