Il Gran Premio d’Italia giunge in un momento molto particolare per Valentino Rossi, reduce dal 3° posto di Le Mans. Su una pista che lo ha visto trionfare nove volte, delle quali sette consecutive dal 2002 al 2008, il Dottore vorrebbe fare un grande regalo ai suoi tifosi, oltre ovviamente a se stesso e alla Yamaha, che non sta passando un gran momento, essendo ormai 15 le gare senza vittorie per la Casa di Iwata.
“L’anno scorso sono arrivato veramente acciaccato dopo l’infortunio in allenamento e quest’anno sarà molto difficile vincere, perché al momento il nostro potenziale non è proprio da vittoria” – spiega Rossi – “Stiamo lavorando, ma lo vedo più un weekend in cui dovremo soffrire, cercando però di dare il massimo ed anche di più, perché siamo in Italia. Io spero di lottare per il podio. Già quello sarebbe un grande obiettivo da raggiungere“.
I rumors di mercato danno come probabile un ritorno di Jorge Lorenzo con Yamaha, dopo due anni in Ducati, seppur nel team clienti, il Marc VDS. “Ho avuto Jorge come compagno per tanti anni ed è un grande pilota, che riesce ad essere molto veloce con la Yamaha, quindi sarebbe dura se dovesse tornare” – aggiunge Valentino – “Ma alla fine la situazione sarebbe simile ad ora, perché c’è già Zarco che è molto veloce. Quando guidi una Yamaha è sempre così, essendoci sempre piloti forti a guidare la tua stessa moto. Penso però che potrebbe essere positivo dal punto di vista delle motivazioni, ma offrirebbe anche un altro punto di vista su come guidare la moto dal quale poter imparare“.
Quindi, in un’intervista rilasciata a Guido Meda di Sky Sport, il Dottore ha toccato anche altri temi, a partire dalla gestione della centralina elettronica da parte dei vari team: “La centralina è stata fatta per cercare di abbassare l’efficienza dell’elettronica. Nel 2016 ha funzionato, però poi Honda e Ducati sono riuscite a tirare il fuori il massimo. Noi la facciamo lavorare come ci è stato detto, gli altri hanno preferito un modo di vedere le corse più aggressivo“.
“Io credo che la M1 2018 sia molto vicina a quelle del 2015 e del 2016, almeno a livello di sensazioni in entrata di curva. Ma qui si parla di elettronica, è un altro discorso. Gli altri hanno chiaramente sviluppato meglio di noi. Dobbiamo cercare di tornare competitivi ai massimi livelli entro la fine della stagione, e in Yamaha dovrebbero adottare cambiamenti più radicali, come nel 2007“, ha sottolineato Rossi.
Infine, Valentino è tornato sui fatti di Termas di Rio Hondo: “Uccio mi ha visto e ha capito che allontanare Marc fosse il male minore. È andata bene così. Si tratta di una storia lunga mai risolta. Però bisogna dargli atto che, come tutti i grandi, ha alzato l’asticella. Ha inventato questa cosa della caduta/non caduta e, sotto quell’aspetto, bisogna solo guardarlo e imparare“.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.