Ieri era stato il turno di Valentino Rossi, nuovamente in pole 595 giorni dopo l’ultima ottenuta in Giappone sul circuito di Motegi, oggi è toccato al suo ex compagno di box in Yamaha, Jorge Lorenzo. Il maiorchino, dopo aver visto praticamente ufficializzato il suo divorzio con Ducati a fine anno, proprio al Mugello torna sul gradino più alto del podio ad un anno e mezzo (566 giorni per la precisione) dall’ultimo successo, ottenuto all’ultima gara con la Casa di Iwata in quel di Valencia nell’appuntamento conclusivo del 2016. Una vittoria alla Lorenzo, quella ottenuta oggi, con (solita) partenza a fionda e un ritmo infernale per gli avversari, un ritorno del Martillo. Il tempo dirà se una rondine farà o meno primavera.
“Ho sofferto molto, visto che i risultati proprio non arrivavano. Sembrava che non avrei più potuto assaporare la gioia della vittoria, ma io sono uno che non si arrende mai” – dice un Lorenzo raggiante a fine gara. Una vittoria che ha gasato tantissimo il maiorchino, che si esprime netto riguardo al proprio futuro: “Il futuro non verrà modificato dopo questa vittoria. Da un lato sono molto felice, è stata probabilmente una delle migliori gare della mia vita, ma da un altro lato sono triste. Ducati? Credo che ormai sia troppo tardi“.
Lorenzo ne approfitta per togliersi più di un sassolino dalle scarpe, con poco velati riferimenti al suo attuale team: “Se avessi avuto prima i pezzi di cui avevo bisogno, con tutta probabilità sarei riuscito ad ottenere più podi e a vincere prima” – conclude Jorge – “Credo di essere una delle persone più oneste del paddock, ma a volte la gente non mi ha creduto. C’è chi ha pensato che abbia tirato fuori delle scuse, mentre io sono sincero e dico sempre la verità. Avevo bisogno di questo nuovo serbatoio per risparmiare più energia, e avevo bisogno anche che il motore fosse più fluido. Quando la Ducati mi ha finalmente accontentato, sono tornato a vincere“.
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