Venerdì in rimonta a Misano Adriatico per Marc Marquez. Il leader del Mondiale, pur concentrandosi come suo solito soprattutto sul passo gara e sulla comprensione degli pneumatici, ha vissuto una mattinata non semplice, culminata in un 13.esimo tempo, a +0.798 da Andrea Dovizioso. Le cose sono decisamente migliorate al pomeriggio, quando Marquez, dopo aver guidato per gran parte delle PL2 la classifica, ha concluso alla fine in 5° posizione, a +0.339 ancora dal Dovi.

Marc Marquez, durante le prove libere del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini (foto da: motogp.com)

Davanti ai microfoni, lo spagnolo ha sottolineato con soddisfazione i progressi compiuti al pomeriggio, rispetto al mattino: “Ci sono volte nelle quali le cose vanno bene, mentre altre non girano come vorresti. L’importante, comunque, è che siamo riusciti a migliorare man mano, soprattutto oggi pomeriggio. Il ritmo è abbastanza buono e posso dire di essere contento. Siamo tutti molto vicini, specialmente con le due Ducati, Vinales e Crutchlow, che sono quelli che penso lotteranno alla fine per la vittoria“.

“E’ vero che i nostri avversari, recentemente, hanno svolto dei test qui, ma direi che abbiamo colmato questo gap, siamo vicini” – continua Marquez – “Il team ha lavorato molto bene e nel pomeriggio posso dire che eravamo quasi al livello della Ducati. Stamattina abbiamo corso qualche rischio, anche se il team aveva fatto bene i calcoli. Purtroppo ho commesso un errore e non ho avuto il tempo di fare un giro con la gomma morbida. Forse il Papa mi ha aiutato, perché non ha fatto piovere“.

In maniera alquanto inevitabile, si è tornati sulla mancata stretta di mano di ieri in conferenza stampa con Valentino Rossi. Marquez, da parte sua, sembra voler guardare avanti: “Non ho perso molto tempo a pensare a quello che è successo ieri. Sono molto concentrato sul Mondiale e se voglio vincerlo non posso perdere tempo su sciocchezze come questa“.

Sulla gara, Marquez conferma di decidere sul momento quale tipo di tattica di gara adottare: “Dipende da come mi sentirò. Se sarà come a Brno, sarò più calcolatore; se mi sentirò bene, lotterò per la vittoria. L’importante, però, è sempre pensare a portare a casa dei punti per il campionato e gestire il nostro vantaggio“.