Andrea Iannone, sulla Suzuki, si conferma in vetta alla classifica anche al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio d’Italia 2018 al Mugello. L’abruzzese, negli ultimi minuti, è passato sul traguardo in 1:46.735, prendendosi la vetta di una sessione molto tribolata, caratterizzata da ben due bandiere rosse, entrambe provocate da delle Ducati.
La prima è stata causata da una terrificante caduta ad altissima velocità della wild card Michele Pirro: allo scollinamento posto prima della San Donato, probabilmente per un problema con il freno anteriore, la GP18 si scompone paurosamente, impuntandosi sul davanti e catapultando il pilota a grande altezza; Pirro cade a terra pesantemente, rovinando poi nella via di fuga e restando, almeno in apparenza, nei primi istanti incosciente. Subito soccorso e portato al centro medico, fortunatamente non vengono rilevati problemi fisici gravi, a parte contusioni varie. Poi Pirro è stato trasportato in elisoccorso al Careggi di Firenze.
La seconda bandiera rossa, invece, ha visto protagonista in negativo Andrea Dovizioso: subito dopo la ripresa, nello stesso punto, cede il motore sulla sua GP18, finendo nella via di fuga. Ovvia la sospensione per controllare l’eventuale presenza di olio sull’asfalto. Tornando alla classifica, Iannone ha preceduto la Yamaha ufficiale di Maverick Vinales (+0.387) e la Honda di Marc Marquez (+0.483), anche lui finito a terra nel corso della sessione.
Seguono quattro piloti in meno di un decimo, ovvero la Tech 3 di Johann Zarco (+0.630), la Ducati Pramac di Jack Miller (+0.668), la Honda LCR di Cal Crutchlow (+0.698) e l’altra M1 ufficiale di Valentino Rossi (+0.710). Ancora molto bene Franco Morbidelli, 8° con la sua Honda Marc VDS (+0.762), davanti all’altra Pramac di Danilo Petrucci (+0.834). Rientra per il rotto della cuffia nei primi 10 Jorge Lorenzo (+0.956).
Molto buona la prestazione di Takaaki Nakagami, LCR Honda Idemitsu (+1.166), precedendo Dovizioso (+1.167), Dani Pedrosa (+1.189), l’altra Yamaha Tech 3 di Hafizh Syahrin (+1.211) e l’altra Suzuki di un Alex Rins finora in difficoltà (+1.261). L’Aprilia di Aleix Espargaro è 16° (+1.378), seguita dalla Ducati Avintia di Tito Rabat (+1.486), dalla KTM di Pol Espargaro (+1.534) e dall’altra Aprilia di Scott Redding (+1.723).
Completano la classifica le due Ducati Angel Nieto di Alvaro Bautista (+1.789) e di Karel Abraham (+2.191), la KTM di Bradley Smith (+2.309), la Honda Marc VDS di Thomas Luthi (+2.347), Pirro (+2.376) e infine la Ducati Avintia del belga Xavier Simeon (+3.022).
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