Moto2, su Fenati cala la mannaia della FIM. Lui dice basta con le moto

Continuano i guai per Romano Fenati. Il pilota ascolano, concessosi con le sue mani al pubblico ludibrio per lo scellerato gesto nei confronti di Stefano Manzi nel finale della gara della Moto2 di Misano Adriatico di domenica, è stato ufficialmente sospeso da qualsiasi attività sportiva e federale dalla FIM (Federazione Italiana Motociclismo), ritirandogli tramite ordinanza con effetto immediato la tessera e la licenza di velocità.

Mentre Romano Fenati annuncia l’addio al Motomondiale, la Federazione Motociclistica Italiana lo ha sospeso da ogni attività (foto da: motogp.com)

La FIM usa toni molto duri, essendo a Fenati contestata “… la violazione dell’art. 1.2 del Regolamento di Giustizia e ciò in quanto il 9 settembre 2018, alle ore 12,52, nel corso della gara di moto 2 del Gran premio Octo di San
Marino e della Riviera di Rimini svoltasi sul circuito Marco Simoncelli di Misano adriatico, mentre percorreva il tratto rettilineo tra le curve 6 ed 8 affiancato sulla destra al concorrente Stefano MANZI (che aveva il numero di gara 62) volontariamente staccava la mano sinistra dal manubrio della propria moto e tirava con forza la leva del freno anteriore della moto di quest’ultimo, con il chiaro intento di cagionarne la caduta; evento non verificatosi solo per un caso fortuito, dal momento che, malgrado la velocità superiore ai 200 km/h e lo sbandamento conseguente alla scellerata manovra posta in essere dal FENATI, il MANZI riusciva a rimettere la propria moto in traiettoria di marcia“.

Nell’ordinanza, inoltre, viene ritenuta assolutamente fondata la richiesta della Procura Federale, sia in base ai “gravi e concordanti indizi di colpevolezza,  sia in relazione al pericolo che questi commetta illeciti della stessa specie di quello per cui si procede, essendo in possesso di licenza velocità nazionale che gli consente l’iscrizione e partecipazione a tutte le competizioni velocistiche previste dal calendario federale…“. Viene utilizzata come prova anche il precedente in Argentina nel 2015 contro Niklas Ajo. Infine, l’ordinanza, tornando ai fatti in questione, rileva che “… ci si trova in presenza di una inaudita gravità degli stessi (afferrare il freno anteriore della moto dell’avversario mentre ci si avvicina ad una curva ad oltre 200 all’ora è condotta assolutamente riprovevole, che solo per caso fortuito non ha avuto conseguenze nefaste!) che costituiscono indubitabilmente violazione di tutti i principi statutari, regolamentari e generali insiti nel concetto stesso di sport“.

In sintesi, la carriera di Romano Fenati, dopo aver ricevuto il benservito sia dal team attuale, il Marinelli Snipers, che da quello nel quale avrebbe corso nel 2019, il Team Forward con la rientrante MV Agusta, termina qui. Intervistato da Repubblica, infine, Fenati ha annunciato la volontà di voler chiudere definitivamente con il mondo delle corse, attaccando un ambiente ‘reo’ di avergli voltato le spalle: “Col motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più” – dice netto il classe 1996 – “Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti. Ma c’è troppa ingiustizia, non è più il mio mondo. Se mi mancheranno le corse? Io sono sempre sceso in pista per vincere, per essere Romano Fenati. Ma mi rendo conto che a nessuno importa di me, di quello che sto patendo. E allora è meglio dire addio. Per sempre“.

Alla Gazzetta dello Sport, invece, Fenati fa una parziale marcia indietro: “Oggi potrei dire una cosa e magari domani pensarla all’opposto. Adesso voglio solo farmi scivolare questa cosa di dosso. Potrei anche essere io a non aver più voglia di tornare. Ora torno a scuola e finisco gli studi. A sangue freddo dico che non corro più, ma non so davvero come mi vedrei fra 5 anni“. Non manca l’attacco a Manzi: “Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L’ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima. Ho pensato di fare lo stesso e dimostrargli che potevo essere cattivo anche io. Ma giuro di non aver mai voluto fargli male“.

Ma per Romano i guai non sembrano avere fine. In tarda serata, infatti la Federazione Internazionale ha diramato un comunicato nel quale convoca l’italiano a Ginevra, in modo da spiegare quanto combinato. “Dopo l’incidente nella gara di Misano del Campionato Mondiale FIM Moto2 Grand Prix di domenica 9 settembre con il pilota della Moto2 Romano Fenati, il presidente della FIM ha convocato il pilota italiano nel quartier generale della FIM a Mies (Svizzera) per spiegare la sua condotta” – si legge – “In considerazione della natura oltraggiosa e scioccante dell’atto del signor Fenati, la FIM ha preso il tempo necessario per riflettere serenamente sull’incidente, che ha suscitato forti emozioni in tutto il mondo del motociclismo e non solo. La FIM ha deciso di convocare il pilota presso la FIM HQ (Svizzera) per discutere la situazione con lui prima di intraprendere qualsiasi azione che la FIM possa ritenere appropriata“.

Gianluca Zippo

Informazioni sull'autore
Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Malato di Formula 1 e calcio, seguo anche la MotoGP e la NBA.
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